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LA CAMPAGNA IN CITTA'

I DOCUMENTI

In un'area fortemente urbanizzata come quella della città di Napoli, le attività agricole consentono la preservazione delle colture tradizionali svolgendo al tempo stesso un prezioso ruolo di salvaguardia degli equilibri idrogeologici. Dopo la massiccia espansione edilizia della seconda metà del novecento, il nuovo piano regolatore generale ha individuato nel centro storico e nelle aree naturali il valore caratterizzante di Napoli e della sua storia millenaria. Nella Relazione della Variante per il centro storico, la zona orientale, la zona nord-occidentale, si legge:
-L'obiettivo della conservazione e del ripristino dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio ha accomunato due temi complementari: la natura superstite e ancora riconoscibile perché meno trasformata e la città storica. Le maglie dell'una e dell'altra sono state attentamente allargate rispetto alle interpretazioni consuete, individuando caratteri originari dei luoghi e cercando di comprenderne l'evoluzione -col fine- di tracciare una sorta di storia dell'ambiente superstite, della permanenza di quei valori eccezionali, intrinseci, d'origine appunto (...) una breve analisi della campagna napoletana, del suo rapporto con la città, sia con il centro che con i nuclei periferici, i casali, della sua secolare fertilità che ancora oggi consente di parlare di agricoltura urbana e della sua costante rinascita. Ciascuno di questi aspetti, che riguardino cioè il patrimonio di natura o l'uso agricolo che nel tempo vi si è sovrapposto, concorrono a una storia più complessa, quella del paesaggio, evoluzione oggettiva dei segni del territorio, ma anche coscienza di chi lo vive e l'osserva. (...) L'idea predominante che si ha del paesaggio napoletano, e che ancora oggi sopravvive, è quella dei pittori dell'ottocento e in particolare della cosiddetta scuola di Posillipo. Il rapporto tra natura e arte è un tema illuminante per capire i concetti estetici che muovono la nostra percezione del paesaggio, il modo con cui lo apprezziamo e lo godiamo. La bellezza della città di Napoli non è in discussione, diamo per scontato che ci sia ancora, nonostante tutto. Possiamo però chiederci come fare per conservarla e quindi, in questo senso, spiegare perché e, soprattutto, come può essere ancora bella. La natura, e in particolare il mare con il suo orizzonte chiuso dal golfo e dalle isole, per i napoletani è stato prevalentemente sempre luogo di delizie, esattamente come il giardino. Forse è questo il contenuto seducente del paesaggio napoletano nella pittura, nella poesia e nella canzone dell'ottocento, uno straordinario equilibrio tra le parti abitate e costruite della città e i suoi incantevoli sobborghi con le ville, le campagne coltivate, un immagine rassicurante che non riusciva a essere turbata nemmeno dalla esplosiva presenza del Vesuvio. (...) Possiamo oggi riproporre a scala cittadina un'ipotesi che guardi tutto il territorio, nonostante le compromissioni esistenti, come si trattasse di un solo grande giardino? La città come luogo di cultura, di turismo, di arte, di tempo libero può essere considerata, nel caso di Napoli, anche come luogo di natura e di delizie? (...) -Le parti del territorio cittadino che- s'identificano con le componenti strutturanti la conformazione naturale del territorio, costituiscono nel loro insieme un sistema unitario con grandi potenzialità di riqualificazione e di recupero naturalistico. I circa 3.000 ha di terreni che danno corpo alla grande riserva ambientale di scala metropolitana, non rappresentano soltanto ciò che delle colline resta dopo l'impetuosa espansione edilizia del dopoguerra; queste aree di grande pregio paesistico, e per circa la metà ancora coltivate, sono parte integrante della città e del suo assetto urbanistico. La valutazione d'insieme di questo straordinario patrimonio restituisce la dimensione geografica del territorio napoletano, il significato del suo celebrato paesaggio, l'enorme influenza che questi fattori hanno esercitato sulla fondazione della città, la sua crescita, la sua forma.
Qui di seguito sono consultabili il testo integrale dei paragrafi della Relazione dedicati al sistema ambientale e altri documenti descrittivi della realtà napoletana oltre ad una galleria fotografica di tutto il territorio. Nelle pagine seguenti ci sono gli approfondimenti sulle principali aree agricole e notizie su programmi ed attività in corso.

sistema ambientale e paesaggio collinare

  • Si tratta comunque di un fragile equilibrio dopo la disordinata espansione edilizia: un territorio da tutelare e valorizzare
  • vista dall'alto dello Scudillo attraversato dalla tangenziale
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