In quest'ultimo capitolo svetta la variegata figura di Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero, scienziato e studioso ma da molti ritenuto mago e negromante.
Viene poi esaminato il fenomeno dei medium e dello spiritismo con la figura di Eusapia Palladino, la medium più importante della fine dell'Ottocento a Napoli.
Non manca l'esame di altri fenomeni quali la superstizione, il malocchio, la jettatura ed il vampirismo.
Passeggiando tra i vicoli del centro storico di Napoli, non si può non visitare la Cappella di Sansevero, a pochi passi da Piazza San Domenico Maggiore, nell'area dove nel periodo romano viveva una colonia di mercanti provenienti da Alessandrini d'Egitto. In questo luogo mistero e leggenda si fondono per trasportarci nel fantastico mondo del principe Raimondo de Sangro. Egli divenne principe all'età di sedici anni, dopo aver ereditato il titolo direttamente dal nonno Paolo, per rinuncia del padre che aveva indossato l'abito sacerdotale...
Napoli: città di misteri, leggende e meraviglie, ma anche di magia, superstizioni e numeri. Scrive Matilde Serao: Tutte le superstizioni sparse nel mondo sono raccolte in Napoli e ingrandite, moltiplicate poiché la sua credulità è frutto dell'ignoranza, della miseria e delle sventure che a Napoli si sono alternate dai diversi attacchi del colera all'eruzione del Vesuvio nel 1872. Ma cos'è esattamente una superstizione? Per lo scrittore latino Cicerone i superstiziosi erano coloro che si rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici affinché potessero essere salvi...
Eusapia Palladino nacque nel 1854 in provincia di Bari. Orfana di entrambi i genitori, fu accudita da parenti, che non seppero darle un'istruzione. Era una ragazzotta analfabeta e dai modi rozzi, ma dotata di fascino e di forte personalità, quando si trasferì a Napoli, dove fu assunta come bambinaia presso la famiglia Migaldi. Erano gli anni in cui la gente era estremamente superstiziosa e facile da raggirare: le sedute spiritiche erano popolarissime; medium e maghi potevano vantare folle di fedeli che rimanevano euntusiasti e spaventati davanti alle loro gesta...
Gli ultimi decenni dell'Ottocento e i primi del Novecento, gli anni della Belle Epoque, videro un fiorire di passione esoterica a vari livelli, fino alla meditazione filosofica e alle applicazioni mediche: si elaboravano teorie teosofiche e antroposofiche e si praticavano sedute spiritiche, così come divinazioni astrologiche o esperimenti con l'ipnosi. Queste pratiche all'epoca esercitavano un grande fascino e una notevole influenza specialmente su letterati e artisti, ma non furono pochi gli scienziati che studiarono i fenomeni cosiddetti di parapsicologia...
Demoni e vampiri, folli e maghi hanno segnato la cultura della Campania e di Napoli per secoli: intellettuali e popolani li hanno temuti ed evocati, accettati e negati. Strano a dirsi, il Settecento, secolo dei Lumi, è stato uno dei momenti più propizi per la loro diffusione nella mentalità collettiva. In tale tradizione culturale si situa l'attività di Costantino Grimaldi (1667-1750), avvocato napoletano, studioso dei fenomeni del Mistero. Ne è esempio la sua Dissertazione sopra le tre magie (1751), che è una summa di tutta la letteratura del Mistero, espressa in ben 169 citazioni in latino...
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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