L'edizione napoletana dell'Accampamento della pace è stata un laboratorio innovativo e sperimentale ed anche per questo Napoli ha voluto inserire tra i nuovi temi quello del fenomeno migratorio.
Oltre ai tradizionali momenti ludici e didattici (giochi, conferenze, dibattiti) i ragazzi hanno svolto una serie di laboratori d'arte, musica, teatro, cinema, scultura e sport, nei quali hanno sperimentato queste forme espressive sviluppando anche i contenuti formativi principali dell'Accampamento della pace. I giovani partecipanti dunque hanno approfondito i temi dello Sviluppo del millennio, fissati dall'Onu, affrontando i problemi della pace, della guerra, della lotta alla povertà e all'esclusione anche attraverso l'arte, un'arte che incontra il sociale, che si interessa ai problemi del mondo, che promuove l'intercultura.
I laboratori di cinema, teatro e musica curati da Giffoni Film Festival, dal Mercadante e dalla Nuova Orchestra Scarlatti, oltre quelli curati da Napoli a gonfie vele (sport) e da N:EA (Sensuk) si sono conclusi con delle rappresentazioni al Teatro Sannazaro e alla Mostra d'Oltremare che hanno visto la partecipazione anche di delegazioni degli studenti delle scuole napoletane.
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