Il Codice disciplinare individua la tipologia delle
infrazioni disciplinari e stabilisce le relative sanzioni, definendo i criteri
generali di graduazione delle medesime.
Restano ferme le disposizioni in materia disciplinare di cui agli
artt. 55 e segg. del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che regola
anche le forme e i termini del procedimento disciplinare.
L’
art. 55 dello stesso d. lgs. 165/2001 stabilisce che
“La
pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione del codice
disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni e relative sanzioni,
equivale a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di
lavoro”.
Viene pertanto pubblicato il nuovo codice disciplinare di cui
all’
art. 72 del CCNL 2019-2021 del Comparto funzioni locali (che sostituisce
l’
art. 57 del CCNL 2016-2018), unitamente all’elenco degli obblighi del
dipendente di cui all’
art. 71 dello stesso CCNL 2019-2021 (che sostituisce
l’
art. 59 del CCNL 2016-2018).
L’
art. 58 “Sanzioni disciplinari” del CCNL 2016-2018 non è stato
modificato dal CCNL 2019-2021 e pertanto rimane in vigore.
Le norme relative alle fattispecie di illecito previste dal codice
disciplinare di cui al CCNL 2016-2018 restano in vigore per gli illeciti
commessi prima dell’entrata in vigore del nuovo codice ( 8 dicembre 2022).
I codici di comportamento rivestono un
ruolo fondamentale nella strategia di prevenzione della corruzione delineata
dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 che, sostituendo l’
art. 54 del d.lgs. n.
165 del 2001, ha previsto la definizione, da parte del Governo, di un codice di
comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, applicabile a
tutti i dipendenti pubblici, e l’adozione, da parte di ciascuna pubblica
amministrazione, di propri codici di comportamento, con la funzione di
integrare e specificare le disposizioni del codice generale, al fine di
adattarle al contesto di riferimento.
Con D.P.R. 16 aprile
2013, n. 62, recentemente modificato dal
D.P.R. del 13 giugno
2023, n. 81, entrato in vigore il 14 luglio 2023, è stato
emanato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, recante
disposizioni sugli obblighi che i dipendenti pubblici sono tenuti ad osservare,
al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di
corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà,
imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico.
Codice di Comportamento e Social Media PolicyIn coerenza con il vigente quadro normativo e con le
“Linee guida in materia di Codici di comportamento delle amministrazioni pubbliche” dell’Anac n. 177/2020, con deliberazione di Giunta Comunale n. 551 di dicembre 2023 è stata approvata la bozza preliminare del nuovo Codice di Comportamento e della nuova Social Media Policy del Comune di Napoli.
A seguito di procedura partecipativa per acquisire eventuali proposte ed osservazioni, da parte di tutti i soggetti interessati, interni ed esterni all’Ente, con deliberazione n. 69 del 01/03/2024 è stato approvato il testo definitivo del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli e la Social Media Policy
Il Codice di comportamento è entrato in vigore il 5 aprile 2024 (decorsi 15 giorni dalla conclusione del periodo di pubblicazione all’Albo Pretorio della delibera di approvazione – Art 20) si applica:
· ai dipendenti del Comune di Napoli, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, ivi compresi i titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche;
· ai collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo;
· a soggetti che intervengono nei processi lavorativi dell’Ente per finalità formative, di stage e/o tirocinio, di pratica forense, di pubblica utilità o altre assimilabili sotto la direzione dell’Amministrazione;
· alle imprese fornitrici di beni e servizi o che realizzano opere in favore del Comune di Napoli e ai loro collaboratori, così come ai prestatori di opera professionale su incarico del Comune.