La Commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, ha incontrato i rappresentanti dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, con la presenza del Segretario Generale Giuseppe Grimaldi, e i tecnici comunali per discutere il progetto di elettrificazione delle banchine del porto.
Grimaldi ha illustrato le misure in atto, a partire dalla convenzione con ARPAC che, grazie all'installazione di due centraline, consentirà entro un anno di avere dati certi sulla qualità dell’aria. L’area portuale, infatti, vede il transito non solo di navi da crociera, ma anche di circa 30.000 automobili e 1.500 tir giornalieri nei periodi di maggior affluenza. Tra i piani attuativi figura anche la realizzazione di una ferrovia interna, fondamentale per ridurre il traffico su gomma e favorire la mobilità sostenibile. Il progetto di elettrificazione delle banchine, finanziato con 25 milioni di euro dal Fondo Complementare del PNRR, risponde alle elevate esigenze energetiche delle grandi navi, che necessitano di 10-15 megawatt di energia al giorno ciascuna. In collaborazione con Enel Distribuzione, è già in corso la progettazione di una cabina primaria nell’ex edificio Solla, che ospiterà due trasformatori, con l’obiettivo di concludere i lavori entro giugno 2026. La cabina permetterà l’elettrificazione del Molo Angioino, dove attraccano le navi da crociera, e consentirà di alimentare fino a tre ormeggi, con possibilità di servire due navi contemporaneamente. La fase di progettazione esecutiva è in stato avanzato, con una prima stesura già in verifica. L’avvio dei lavori è previsto per gennaio, con un investimento aggiuntivo di 7 milioni di euro, oltre ai fondi PNRR. Attualmente, solo il 5% delle navi è attrezzato per ricevere energia elettrica dalla banchina, ma il progetto si inserisce nella strategia di promuovere fonti energetiche rinnovabili, sfruttando la facilità di connessione alle reti alternative e la possibilità di creare comunità energetiche portuali e nelle vicinanze, in modo da coprire il fabbisogno delle grandi navi e di altre strutture portuali.
I dirigenti comunali hanno rimarcato l’importanza di queste azioni come parte della strategia complessiva per la riduzione dell’impronta di carbonio della città. La dirigente del servizio Tutela dell'ambiente, della salute e del paesaggio, Giuliana Vespere, ha evidenziato come il progetto di elettrificazione delle banchine vada letto in connessione con la programmazione strategica dell'Autorità portuale, già condivisa con il Comune di Napoli, e i documenti normativi di settore, in particolare il piano regionale sulla qualità dell'aria, Secondo Maria Iaccarino, dirigente dell'Unità Operativa Transizione e Trasformazione Ecologica nella Sostenibilità, è opportuno che le iniziative portuali siano integrate nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) di Napoli, per garantire una transizione energetica sinergica tra porto e città.
Grande soddisfazione per i progressi raggiunti è stata espressa dal presidente Migliaccio che ha evidenziato come l’elettrificazione delle banchine non è solo una conquista per il Porto di Napoli, ma un passo significativo per tutta la comunità nel percorso verso un futuro più sostenibile.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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