IL NON VOTO, la somma degli astenuti, delle schede bianche e delle schede nulle, inteso come volontà di manifestare un preciso dissenso politico, a Napoli ha sempre raggiunto valori molto alti. Il Capoluogo partenopeo tra i grandi comuni può essere accostato solo a Palermo e a Catania, le città dove il dato della "non partecipazione" è stato sempre, dal dopoguerra ad oggi, al di sopra di quello nazionale. A Napoli il "NON VOTO" mostra una diversa intensità tra centro e periferia; questa particolare forma di dissenso presenta una maggiore forza nella parte centrale della città e, all'interno di questa, è nei quartieri disagiati, Pendino, San Lorenzo, Montecalvario, che raggiunge i suoi livelli più consistenti. Nella cinta periferica, dove il "Non Voto" è relativamente meno forte, è nelle aree settentrionali che esso tocca i suoi valori più alti.