Comune di Napoli - "la memoria tra cronaca e tradizione"
Contenuto della Pagina

"la memoria tra cronaca e tradizione"

memoria tra cronaca e tradizione

Mercoledì 1 luglio alle ore 17, presso la sede dell'Archivio Storico Municipale di Napoli in Salita Pontenuovo 31, si terrà l'incontro sul tema "la memoria tra cronaca e tradizione" durante il quale verrà presentata la ristampa di un testo del 1776, custodito nell'Archivio cittadino, che descrive lo svolgimento della processione del SS. Sacramento. L'opera, realizzata con stampa a piombo, è arricchita da 3 acqueforti realizzate per l'occasione dal M.to Vittorio Avella, ispirate alla processione stessa ed agli altri simboli della città, dal suo stemma al Cavallo che la leggenda vuole realizzato da Virgilio e del quale una copia della testa è pure visibile nell'Archivio.
La presentazione viene arricchita da una mostra curata dal M.to Alfonso Caliendo, ispirata al tema dello scorrere del tempo e alla ricerca del cosa resta dopo l'accadere degli eventi.
L'iniziativa si realizza con il patrocinio del Comune nell'ambito delle politiche volte a valorizzare la Memoria della città.
L'Assessore Diego Guida, titolare della delega alla memoria della città, ha in proposito affermato: "l'Amministrazione comunale, nel corso di questi ultimi anni, ha costantemente investito nel rilancio dell'archivio storico municipale. La scommessa è quella di promuovere la rinascita di piccoli gioielli d'arte all'interno dei quali organizzare spazi legati alla documentazione del passato della città.
Ciò soprattutto perché, come sosteneva Henri Bergson «noi siamo il nostro passato», ed esso può essere recuperato e gestito solo attraverso la memoria. La memoria, quella che noi custodiamo oggi tra le carte, è il mezzo privilegiato per poter trattenere nel tempo fatti e circostanze, utili a chiarire le radici sociali e culturali di ciascun individuo, come di ciascun popolo. Lavorare sulla memoria, investire sulla memoria, significa dunque estendere i confini della conoscenza e costruire sulla storia le basi del futuro.
L'oblìo nel quale si è caduti travisando l'invito di Nietzsche a occuparsi del solo presente, divincolandosi dai legami col passato, se da un lato ha dato una spinta verso il futuro, dall'altro ha prodotto un'idea di appartenenza all' "hinc et nunc", in un mondo senza radici, nel quale soprattutto i giovani stentano a costruire una propria, consapevole, identità. Aprire gli archivi, promuovere attività al loro interno, significa restituire una nuova fisionomia soprattutto ad essi, orientandoli con diversa consapevolezza nel tempo presente."