Intorno all'origine delle nostre Catacombe molto si è discusso, esse furono semplici sepolcreti, non mai cavi di pietra né vie sotterranee; la prima notizia ripetesi dall'epoca della morte di S. Agrippino nostro vescovo al secolo II, quando il suo corpo fu quivi sepolto in avello gentilizio, e pe' molti miracoli che da quella tomba operava il santo, piacque a' Napolitani di sepellirsi a lui dappresso.
Crebbe questo desiderio quando sul principio del secolo IV il vescovo nostro San Zosimo trasferì dall'agro Marciano presso Agnano il corpo del martire S. Gennaro, che quivi pure fu sepolto... Le tombe... divennero due edicole di somma venerazione presso i padri nostri, e vi nacque d'intorno questo vasto sepolcreto che ampliandosi di mano in mano si estese in tutta la falda della collina di Capodimonte detta "Colli Aminei".
...Quando nel secolo VIII Sicone duca di Benevento ne involò il corpo di S. Gennaro, il vescovo S. Giovanni IV temendo che le reliquie di tanti santi restassero poco sicure fuori le mura della città, le trasferì tutte ne' tempi intramurani; d'allora le Catacombe soggiacquero alla ruina e all'abbandono fino a' nostri giorni...
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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