...La superba Cappella di S. Gennaro [è] detta meritamente il Tesoro... Nel 1527 fu lacittà di Napoli desolata dal morbo della peste, e fece voto al suo Patrono di ergere nel Duomo una magnifica cappella al suo nome. [Il voto non si adempì] prima dell'anno1608... Stupendo n'è il frontespizio, due grandi colonne di un sol pezzo di marmo nero fiorato fiancheggiano il cancello di bronzo disegnato da Giangiacomo Conforti... Nel mezzo v'è il busto duplice di S. Gennaro.
Nelle due laterali nicchie... sono le statue dei Ss. Pietro e Paolo di Giuliano Finelli. Entriamo ora nella Cappella: il pavimento fu eseguito col disegno del Fanzaga; le pareti son tutte di marmi misti, con 42 colonne di broccatello, sette altari, e 19 nicchie, con altrettante statue in bronzo...
Sotto la statua di S. Gennaro dietro il maggiore altare sono due separate fornici, nell'una è il cranio di S. Gennaro, nell'altra le ampolle del sangue. Il cranio è riposto in un imbusto d'argento dorato, fatto lavorare da re Carlo II d'Anjou nel 1306... esso poggia sopra un piedistallo di argento lavorato nel 1609... Le porticine di argento furono fatte da Carlo II re di Spagna e di Napoli nel 1667.
Quattro chiavi custodiscono i sacri depositi, due son presso la Deputazione della città, due presso l'Arcivescovo. La balaustra del presbiterio venne realizzata da Giuliano Vanelli nel 1618 su disegno di Francesco Grimaldi. I paliotti degli altri altari risalgono al XIX secolo; il loro rivestimento argentato fu donato da Francesco II per volere del padre.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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