Martedì 31 luglio 1923. Il Consiglio comunale di Napoli è riunito in sessione ordinaria ed i consiglieri Federico Baistrocchi e Alessandro Elefante pongono all'attenzione dell'assemblea mozioni dall'analogo contenuto: il conferimento della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Altri consiglieri intervengono a sostegno dell'iniziativa e dopo le dichiarazioni la proposta è approvata per acclamazione.
L'offerta in forma ufficiale della benemerenza avviene dopo poco più di un anno, il 16 settembre 1924, quando il Capo del Governo è a Napoli per l'inaugurazione della Fiera Campionaria. A Palazzo San Giacomo Mussolini è accolto dal sindaco Raffaele Angiulli che gli rivolge un enfatico messaggio di saluto; il Duce risponde dichiarandosi profondamente grato per l'altissimo onore tributatogli e nella breve allocuzione afferma: "Io non esagero se vi dico che ho nel mio cervello il quadro esatto di tutti i problemi interessanti Napoli e dalla risoluzione dei quali dipende l'avvenire della vostra città".
Intanto all'esterno dell'edificio municipale una gran folla acclama. Mussolini si affaccia ad un balcone e rivolge ai napoletani un indirizzo di saluto. Nel tracciare un breve bilancio dei primi due anni di governo e delle future linee guida di politica estera ed interna, il Duce dichiara: "Non vogliamo costringere tutti gli italiani a pensare come noi pensiamo ed a credere ciò che noi crediamo: non vogliamo la livellazione generale degli spiriti perché una Italia ridotta in questo stato sarebbe insopportabile...". Il giudizio sull'affermazione lo darà, poi, la Storia.
Caduto il regime fascista, nel 1944 una delle prime deliberazioni proposte dall'Amministrazione cittadina guidata dal sindaco prof. Gustavo Ingrosso, fu l'annullamento dell'atto approvato nel 1923.
Nelle motivazioni della delibera si affermò che "...mai sentimenti, speranze, aspettative e fiducia popolari rimasero, forse, nel corso dei tempi, tanto e così duramente delusi, quanto quelli che, in nome della cittadinanza napoletana, vennero, nella cennata occasione, enfaticamente e con scarso senso di misura espressi...".
Ad unanimità si stabilì "l'annullamento della deliberazione consiliare del 31 luglio 1923, (...) concernente il conferimento della cittadinanza onoraria napoletana al presidente del Consiglio del tempo Benito Mussolini".
Bernardo Leonardi
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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