Il 10 febbraio 2010 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sulla lotta contro la tratta di esseri umani che, finalizzata allo sfruttamento della manodopera, risulta ancora in crescita nel 2009, secondo le stime di Europol, riportate nel comunicato stampa pubblicato dallo stesso Parlamento. La risoluzione chiede di intervenire soprattutto nell'ambito della raccolta di informazioni, della prevenzione, del perseguimento degli autori, come pure della protezione, del sostegno e dell'assistenza alle vittime. Tra le novità: il permesso di soggiorno per le vittime di tratta a prescindere dalla loro collaborazione con la giustizia; l'istituzione di un coordinatore europeo anti tratta; l'utilizzo di un approccio olistico che includa prevenzione, protezione delle vittime e repressione dei trafficanti; l'armonizzazione degli strumenti di conoscenza del fenomeno. "Con questo testo proposto congiuntamente dalla Commissione Donne e Uguaglianza di Genere e dalla commissione Libertà civili, Giustizia e Affari Interni - ha commentato Silvia Costa, Eurodeputata e relatrice ombra come componente della Commissione Donne e Uguaglianza di Genere - si fa un significativo passo avanti verso l'armonizzazione delle norme dei 27 Paesi volte per la protezione delle vittime, la tutela dei minori e un maggiore e più forte coordinamento fra le agenzie di controllo alle frontiere per l'identificazione delle vittime di tratta". "La risoluzione - ha aggiunto Costa - sottolinea anche la necessità della proposta di quadro giuridico esaustivo e completo su questa tematica".
Per approfondire:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/default_it.htm