Il lancio de "La Bulla"
La bulla è il frutto dell'incontro di due "ori" di Napoli: l'artigianato ceramico di Capodimonte e quello orafo di Borgo Orefici.
L'oggetto prezioso realizzato dal Consorzio Antico Borgo Orefici in collaborazione con l'Associazione Amici della Real Fabbrica di Capodimonte e per gentile concessione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, in serie limitata di 50 esemplari, in occasione dell'assemblea delle 36 città appartenenti all'Associazione Italiana Città della Ceramica, tenutasi a Napoli il 25 luglio del 2009, viene ora lanciato sul mercato.
La bulla, prodotta in argento e biscuit (ceramica senza rivestimento e che imita la grana del marmo), ha riscosso un grande successo. Giovedì 25 Marzo, a partire dalle ore 10.30, presso la Sala Conferenze dell'Incubatore di imprese orafe, che dalla bulla prende il nome e che è sito in Via Duca di S.Donato, 73, avverrà, dunque, il lancio ufficiale del prezioso gioiello, che costituisce la riproposizione in chiave moderna e con materiali innovativi, dell'antico amuleto indossato dai giovani romani fino al raggiungimento della maggiore età.
La bulla sarà disponibile in 5 diversi colori (bianco, blu, nero, arancio e grigio). L'incontro sarà anche occasione per discutere del rilancio dell'artigianato artistico e di identità napoletano e del suo ruolo nella riqualificazione e nello sviluppo dei borghi storici della città. Un evento aperto al pubblico, promosso dall'assessorato allo Sviluppo e dall'assessorato al Patrimonio del Comune di Napoli, a cui sono state invitate a partecipare tutte le associazioni di categoria dell'artigianato, del commercio e dell'industria, i tour operator, le associazioni degli albergatori e le compagnie crocieristiche.
L'incontro si svolge nell'ambito del ciclo di iniziative "Le Botteghe e le Fabbriche dello Sviluppo". Iniziative in cui si propone la discussione e il confronto con i cittadini napoletani sui principali temi che possono aiutare la città di Napoli a rilanciarsi in termini di sviluppo sostenibile, caratterizzato da buona occupazione, dopo la fase di deindustrializzazione di questi anni.
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