Realizzata intorno agli anni 1580-81, nell'ambito delle trasformazioni del Castello volute dai vicerè spagnoli, è da identificarsi probabilmente con la trecentesca cappella di San Martino di Tours, un tempo affrescata con le storie della vita del Santo.
L'interno presenta una decorazione barocca con affreschi e dipinti su tavola racchiusi in cornici di stucco e legno dorato. Sull'altare maggiore è posta la tela, dipinta da un pittore tardo-manierista seguace di Girolamo Imparato e Giovann'Angelo D'Amato, raffigurante la Madonna del Carmine con le anime purganti ed i santi Sebastiano e Gregorio Magno.
Da una fonte antica risulta che nella cappella venne sepolto Giovanni, fratello del rivoluzionario napoletano Masaniello, in quanto proprio qui i condannati a morte ricevevano i sacramenti prima di essere giustiziati.
Testi di Rosalba Manzo