All'estremità della discesa di Coroglio si apre la monumentale grotta intitolata a Lucio Elio Seiano, prefetto dell'imperatore Tiberio, realizzata intorno al I secolo d.C. e ristrutturata negli anni '40 del XIX secolo dai Borbone. La galleria attraversa la collina tufacea di Posillipo con un traforo di circa 800 metri, che congiunge l'area di Bagnoli e dei Campi Flegrei con il vallone della Gaiola. Il percorso è reso suggestivo dalla monumentalità della cavità e dal contrasto tra la penombra e la luce che si irradia dai cunicoli laterali posti a strapiombo sul panorama mozzafiato della baia di Trentaremi.
Al termine della grotta si giunge, attraverso un sentiero fiancheggiato dalla tipica vegetazione mediterranea, nell'area archeologica del Pausilypon (“luogo che fa cessare gli affanni”), dove sorge la villa di Vedio Pollione, ricco cavaliere romano legato all'imperatore Augusto. Erano parte integrante della sontuosa dimora romana anche un odeion (piccolo teatro coperto destinato ad audizioni di poesia retorica o di musica) e un grande teatro (costruito sfruttando il pendio naturale della collina, secondo una tecnica tipica dei teatri greci) con tredici ordini di sedili nella prima cavea e sei in quella media per una capienza complessiva di duemila posti. Nell'area archeologica si ammirano anche i resti archeologici di un tempio o sacrarium, posto ad oriente del teatro, e di un ninfeo eretto nella zona occidentale.