Castel Nuovo è stato inserito nel 1993 dal Ministero per i Beni Culturali nel "Piano finalizzato al recupero e restauro del patrimonio monumentale pubblico del centro storico di Napoli", a cura della Soprintendenza Generale per gli interventi post-sismici in Campania e Basilicata (poi soppressa nel 1995).
In tale occasione è stato redatto un progetto generale di restauro dal gruppo di progettazione coordinato dal prof. arch. Arnaldo Venditti (componenti prof. arch. Cesare Cundari, arch. Stefano de Pertis, ing. struttur. G. Mariniello, dott. P. Rota Rossi Doria per la conservazione dei materiali lapidei).
Per intervento del Soprintendente arch. Giuseppe Zampino, a partire dal 1995 - d'intesa con il Comune che ha assunto la fabbrica come fulcro della sua politica culturale - la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Napoli e Provincia, ha promosso, attraverso la redazione di stralci progettuali a cura dei proff. archh. A. Venditti e C. Cundari (progetto architettonico con la collaborazione dell'arch. S. de Pertis), del prof. Catello d'Amico (strutture) e dell'ing. C. Ferone (impianti), la realizzazione dei primi interventi urgenti, con fondi nazionali (Legge 32/92) e cofinanziamenti europei (Fondi FESR), con notevole impegno di risorse
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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