Presupposto di qualsiasi intervento di restauro è la comprensione dell'organismo architettonico considerato nella sua globalità, quale risultato di una stratificazione protrattasi nel tempo, di successivi interventi (realizzati molto spesso con differenti criteri e tecniche costruttive, con l'uso di diversi elementi costruttivi e stilistici). Peraltro, in edifici fortemente storicizzati, ogni parte è legata - nelle sue ragioni strutturali, estetiche, funzionali - al tutto.
Di conseguenza anche nei casi di restauro parziale è indispensabile una conoscenza complessiva del monumento, una sua rappresentazione grafica globale, previa misurazione generale al fine di valutare accuratamente l'intervento e individuare eventuali indagini ancora necessarie a chiarire quanto più possibile la storia e l'articolazione strutturale dell'edificio in oggetto.
Nel caso in esame, in cui l'obiettivo finale era la elaborazione di una ipotesi organica e generale di rifunzionalizzazione, è stato necessario sviluppare una campagna di studi estesa a tutto il castello, integrando i rilievi già effettuati, definendone con precisione l'attuale configurazione e ricostruendone l'evolversi nel tempo anche in rapporto alla città. A questo particolare scopo, le indagini sono state integrate da una approfondita ed estesa ricerca storico-iconografica
Le conoscenze necessarie su Castel Nuovo hanno riguardato tre differenti livelli:
Appare evidente, quindi, la complessità di una operazione di rilievo siffatta, nella quale, graduando la scala della rappresentazione, si debbano correlare conoscenze di livello e qualità necessariamente differenti. Si fornisce una limitata esemplificazione di quanto è stato compiuto rinviando a quanto già da noi più ampiamente pubblicato altrove. In termini generali, è opportuno precisare che, sulla base di cartografie già esistenti (di tipo numerico), il rilievo è stato condotto mediante l'uso integrato del metodo diretto, di quelli topografico e fotogrammetrico.
Inoltre, sia per i rilievi fotogrammetrici che per talune indagini tematiche (in particolare per quanto concerne i paramenti e le relative condizioni di degrado) si è fatto ampio ricorso ad elaborazioni informatiche svolte nel quadro di una continua ricerca, tesa da un lato e verificare sperimentalmente nuovi programmi e dall'altro ad indagare le nuove frontiere delle applicazioni dell'informatica nel rilievo architettonico. Del resto, tutte le rappresentazioni sono state generate direttamente per via informatica.
Diverse, naturalmente, sono le considerazioni in ordine al metodo ed agli obiettivi relativi al rilievo della zona d'intervento.
Per le caratteristiche del prestigioso manufatto, questo rilievo ha dovuto considerare: le strutture ed i dissesti, i rivestimenti (pavimenti, ecc.), gli elementi architettonici di pregio e quelli di rilevanza tipologica, i materiali lapidei ed i paramenti murari e le condizioni e i tipi di degrado.
Si tratta di un quadro problematico molto ampio che ha richiesto un complesso insieme di rilievi di base e tematici:
Sezioni trasversali sul castello: nell'immagine sotto a sinistra, la prima (in alto), in mezzeria del cortile, ne mostra la controfacciata; la seconda - sulla Sala dei Baroni - mette in evidenza la connessione con la torre del Beverello e la Cappella Palatina.