Monumento unico per impianto architettonico, dimensione e articolazione volumetrica, caratterizzato da ambienti di grandi dimensioni, manomesso e trasformato nella sua storia d'uso, costituisce, per forma e dimensione, esempio ineguagliabile della magnificenza civile del 1700.
Fu Carlo III di Borbone a volere la costruzione dell'Albergo dei Poveri e per realizzarlo chiamò a Napoli un architetto di riconosciuta fama e bravura, Ferdinando Fuga.
L'edificio doveva ospitare, istruire e redimere tutti poveri del Regno. L'ambizioso progetto iniziato nel 1751 non ebbe però mai conclusione; pur nella sua vastità, infatti, l'edificio è incompiuto essendo stati realizzati i tre quinti dell'impianto planimetrico di progetto e circa i due quinti dell'impianto volumetrico. Nei 250 anni d'uso, il Real Albergo dei Poveri ha visto svolgersi essenzialmente attività di formazione (scuola, musica, artigianato, ...) e assistenza (religiosa, sociale, medica, ...). Il Comune di Napoli ha acquisito il monumento dopo il terremoto dell'80, così come gravemente danneggiato dal sisma. I lavori in corso e programmati hanno come obiettivo il consolidamento delle strutture, la conservazione del monumento e la riconfigurazione degli spazi per il successivo riuso.
L'edificio è oggi interessato da diversi cantieri in diverse fasi di avanzamento. I 39 milioni di euro derivati dall'emissione dei BOC nel 2004 sono stati tutti impegnati in meno di sei mesi. I lavori sono stati ripartiti in quattro grandi interventi. Sono in fase avanzata i lavori per la realizzazione del nuovo marciapiede e del centro di documentazione con un investimento da 3 milioni. È in corso la sistemazione della corte centrale. È in aggiudicazione la gara - di cui si sono aperte le buste lo scorso settembre- per l'intervento più considerevole, pari a 21 milioni, che riguarda il completo restauro del corpo centrale.
È stato infine approvato il progetto per il restauro del volume d'angolo tra piazza Carlo III e via Tanucci per un ammontare di 14 milioni. Gli interventi di restauro della facciata e di ricostruzione delle volte crollate, attualmente in corso, sono invece finanziati con mutuo. Nonostante le gravi carenze strutturali che hanno determinato, tra gli anni '80 e '90, crolli di vaste proporzioni e diffuso degrado, già con i primi interventi il Real Albergo dei Poveri ha ripreso ad infondere nel visitatore il senso della magnificenza del luogo.