Per essere sempre più vicina ai giovani e non abbandonarli, l'iniziativa europea "Youth on the move" sta cercando di migliorare le possibilità occupazionali per i ragazzi di tutta l'Unione: 28 le azioni previste dal progetto.
Migliorare l'istruzione e l'apprendistato professionale è sicuramente uno degli obiettivi dell'Ue . Sappiamo che la disoccupazione raggiunge il 20% negli under 25 e la metà degli occupati ha un contratto a tempo determinato. Le statistiche dicono inoltre che meno di un giovane su 3 è in possesso di un diploma universitario e, addirittura, il 14,4% non ha neppure finito le scuole.
A parte i parametri di riferimento già attivi per far fronte alla situazione, le proposte approvate la scorsa settimana dalla commissione Cultura e istruzione, sono state numerose:
1- Ridurre l'abbandono scolastico. L'obiettivo è ridurre il numero di coloro che non hanno neppure il diploma di scuola secondaria inferiore dal 15% al 10%, entro il 2020.
2- Promuovere tirocini e formazione professionale: Apprendistato e stage possono aiutare a costruire un ponte verso il mercato del lavoro anche per coloro che non hanno particolari titoli di studio, a patto che vengano resi più allettanti per imprese e tirocinanti.
3 Aumentare il numero dei laureati europei al 40% entro il 2020. Per farlo, è necessario modernizzare la direzione, i curricula e i finanziamenti universitari.
4- La carta "Youth on the move": L'idea chiave è quella di imparare il proprio mestiere laddove venga insegnato meglio. Facilitando l'apprendistato all'estero, la carta-giovani mira a "accelerare il processo di integrazione dei tirocinanti in mobilità". Vantaggi simili a quelli di chi ha una tessera-studente nazionale saranno inoltre previsti per i possessori della carta.
5- Passaporto europeo delle competenze professionali: che elencherà tutto ciò di cui si è capaci. Già a partire da quest'anno, esso verrà proposto, un pò sulla falsa riga del curriculum europeo Europass, allo scopo di rendere abilità e competenze equiparabili nei diversi Stati, così da aumentare le opportunità di trovare un lavoro altrove.
6- Progetto "Il tuo primo lavoro all'estero" che aiuterà i giovani in cerca di prima occupazione a iniziare la propria carriera professionale all'estero, laddove le loro competenze specifiche saranno più richieste.
7- Una garanzia europea per i giovani per interrompere finalmente quel circolo vizioso per cui chi non ha esperienza lavorativa non può lavorare. L'UE propone che i servizi pubblici per l'impiego garantiscano che i minori di 25 anni abbiano un lavoro, a meno che non siano studenti.
8- Bollettino europeo delle offerte di lavoro: che cercherà di monitorare i trend occupazionali, migliorando così l'efficienza delle agenzie di collocamento.
9- Finanziamenti. La relazione chiede che tutti i programmi esistenti (Erasmus, Leonardo da Vinci e Comenius) siano presto finanziati oltre che dall'Unione europea anche dai singoli Stati e dal settore privato.
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