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Grazie a Rapex, sistema europeo di allarme per i prodotti non sicuri, il numero dei prodotti pericolosi è notevolmente diminuito. Basti pensare che nel 2010 ben 2244 prodotti pericolosi sono stati vietati o ritirati dal mercato, parliamo di un aumento del 13% circa rispetto all'anno precedente.
I tessili e l'abbigliamento mantengono il primato dei prodotti vietati (32%), a seguire soni i giocattoli (25%), i veicoli a motore (9%), gli apparecchi elettrici (8%) e gli articoli per l'infanzia(4%).
La relazione annuale del 2010 riconosce la crescente efficacia del sistema Rapex, che è gestito dalla Commissione con il compito di divulgare le informazioni sui prodotti pericolosi tra autorità nazionali di regolamentazione.
A rafforzare il sistema sono stati anche i nuovi metodi di valutazione dei rischi grazie ai quali è stato più semplice individuare per gli enti normativi i prodotti pericolosi. Il sistema Rapex è stato infatti esteso agli articoli per professionisti e copre ora anche altri settori di rischio: ambiente, salute, sicurezza sul lavoro e pubblica sicurezza.
Il concetto di "sicurezza alla fonte" è diventato un elemento fondamentale della normativa europea in materia di sicurezza dei prodotti. Le imprese devono infatti individuare i rischi per la sicurezza sin dall'inizio del processo produttivo per segnalare gli eventuali problemi, questo implica anche una più stretta collaborazione con i partner commerciali internazionali, in particolare con la Cina, i cui prodotti rappresentano il 58% delle notifiche effettuate attraverso il sistema Rapex.
Al sistema Rapex partecipano tutti i paesi dell'UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia.