Oltre l'immigrazione, politiche strategiche tra Ue e i Paesi vicini.

Dopoventi giorni dalla presentazione del quadro strategicosull'immigrazione, arrivano le prime proposte della Commissione inmateria di visti di asilo ma anche sulle relazioni politichestrategiche dell'Unione Europea con i Paesi vicini.
Lerelazioni con i Paesi del Sud del Mediterraneo in materia dimigrazione, mobilità e sicurezza punteranno a soddisfare le esigenzedel mercato del lavoro europeo. Le relazioni saranno basate sulprincipio di condizionalità:sostegno e aiuti in cambio del rispetto delle regole.
Ulterioreproposta è la modifica del regolamento esistente sui visti, che miraa semplificare il quadro  normativo, prevedendo in caso diemergenza di ripristinare l'obbligo del visto per contrastareeventuali fenomeni di immigrazione irregolare. Infine, la relazioneannuale su immigrazione e asilo contiene raccomandazioni perprevenire l'immigrazione irregolare, agevolare quella regolare esviluppare un sistema comune di asilo a livello europeo.
Iniziacosì a intravedersi quella che sarà una vera e propria politicacomune europea sull'immigrazione, basata sui principi del Trattato diLisbona: integrazione, condizionalità, rispetto delle regole.
Aquesto si aggiunge il nuovo piano per le relazioni con i Paesivicini, che coinvolgerà oltre ai paesi mediterranei anche quellidell'Est, nell'ex Unione Sovietica. Più di 1,2 miliardi andrannoad integrarsi con i 5,7 miliardi già stanziati fino al 2013 e congli strumenti finanziari della Banca europea per gli Investimenti edella BERD. Queste risorse andranno ovviamente a sostenere sia ilprocesso di democratizzazione nel Nord Africana che la mobilità dilavoratori, giovani e studenti nell'area e con l'Unione.


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