Nel 2010 un consumatore europeo su cinque ha incontrato problemi con l'acquisto di beni e servizi nel mercato unico e il costo delle controversie irrisolte sarebbe pari allo 0,4% del PIL dell'UE.
Per tale motivo, l'Unione ha definito proposte per la realizzazione di nuove misure che renderanno più rapide ed economiche le controversie tra consumatori e commercianti senza andare in tribunale e far risparmiare agli utenti circa 22,5 miliardi di euro all'anno. Ricordiamo che a tal proposito, la Commissione ha precedentemente realizzato una consultazione pubblica (aperta fino al 15 marzo 2011). Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE intendono adottare le proposte entro la fine del 2012 e i governi nazionali avranno 18 mesi di tempo per attuarle.
Le proposte prevedono che i consumatori potranno rivolgersi all'organismo Alternative Dispute Resolution (ADR), vale a dire un conciliatore neutrale che propone una soluzione o media fra consumatore e commerciante. Gli arbitri dovranno rispettare determinati criteri di qualità e proporre una soluzione entro 90 giorni, mentre, le imprese sono tenute a indicare ai consumatori gli arbitri competenti.
E' possibile risolvere le controversie anche online attraverso organismi simili agli ADR in quanto l'intenzione è quella di creare un'unica piattaforma web europea tramite la quale consumatori e commercianti potranno risolvere le controversie riguardanti operazioni transfrontaliere. I reclami saranno trasmessi automaticamente, mediante la piattaforma online, all'arbitro nazionale competente, che dovrà trovare una soluzione entro 30 giorni.