Rivoluzioni dal 1799 ad oggi, 213° anniversario della rivoluzione napoletana
All'improvviso la storia si risveglia e consegna ai posteri le sue rivoluzioni: a dispetto della loro rarità, il 2011 sarà ricordato come l'anno delle rivoluzioni ed è di questo che si intenderà parlare nell'incontro di lunedì 23 gennaio 2012, giorno preciso della proclamazione della Repubblica Napoletana del 1799.
Nell'intento commemorativo di un momento così importante per la nostra città, l'incontro si ripropone di sorpassare la visione storica dei fatti per cedere a riflessioni di ampio raggio su tutte le ribellioni attuali, guardando alla nostra rivoluzione come una RISORSA.
Non è di ulteriori rivisitazioni che abbiamo bisogno ma di analizzare quanto sta accadendo nel resto del mondo, consapevoli dell'importante eredità ricevuta.
Se nei salotti della cultura non mancano i riferimenti alle belle pagine della rivoluzione nostrana essa appare, nei fatti, estromessa dalla memoria cittadina ed, incredibilmente, nulla sembra ricordarlo ai napoletani.
Lunedì 23 gennaio 2012 - ore 10.00
Nuovo info-point turistico: Polo Orafo "La Bulla", Via Duca di San Donato 73, Napoli
Claudio Pellone Antonella Orefice
presidente del Centro Commerciale Naturale direttore del Nuovo Monitore Napoletano
delle Antiche Botteghe di Piazza Mercato presidente del comitato scientifico
Interventi:
Lorenzo Diana - La rivoluzione della Legalità
Riccardo Limongi - La rivoluzione delle comunicazioni di massa
Paolo De Chiara - La rivoluzione dei collaboratori di giustizia
Valentina Capuano - La primavera araba
Vincenzino Ducas Angeli Vaccaro - Il contributo degli italo-albanesi nella rivoluzione napoletana del 1799
Nicola Terracciano - La rivoluzione del pensiero laico
Arturo Armone Caruso - La rivoluzione della medicina nell'opera di Domenico Cirillo
Francesco Montanaro - Contributi degli studi Atellani alla memoria storica del 1799
Nello Ronga - La rivoluzione napoletana oltre Napoli
Pierfrancesco Rescio - La rivoluzione del cemento. Il punto di vista del degrado urbano e dei Beni Culturali
Luigi Bergantino - La controrivoluzione vive ancora
