Comune di Napoli - Operette morali di Giacomo Leopardi per la XVIII edizione del "Maggio dei Monumenti"
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"Operette morali" di Giacomo Leopardi

 

 
Versione per l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano (sala grande) 2-5 maggio per la XVIII edizione del "Maggio dei Monumenti"
 
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Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrisse tra il 1824 ed il 1832.
In essi troviamo l'anima più profonda dell'autore: il rapporto dell'uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell'infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione.
Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l'uomo si muove all'interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l'idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell'umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque all'uomo?
 
Con la messa in scena di Operette morali Mario Martone riprende il filo del suo ultimo spettacolo L'opera segreta (messo in scena al Teatro Mercadante di Napoli, nel dicembre del 2004), in cui la parte finale era dedicata al lungo soggiorno napoletano di Leopardi. Il progetto è quello di affrontare il testo nel suo insieme, operando dei tagli all'interno, ma preservandone la struttura complessiva: il rapporto dell'uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della Gloria. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso anno nello spazio raccolto della sala ottocentesca del Teatro Gobetti di Torino, dove, in una sorta di forma assembleare, hanno preso vita come in una visione magmatica e indefinita, gli dèi, gli spiriti e gli uomini che abitano la scena "arcana e stupenda", ma anche irresistibilmente comica delle Operette morali».

 

Con (in ordine alfabetico): Renato Carpentieri, Marco Cavicchioli, Roberto De Francesco, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Franca Penone, Barbara Valmorin.
Adattamento e regia Mario Martone, dramaturg Ippolita di Majo, scene Mimmo Paladino; costumi Ursula Patzak, luci Pasquale Mari, suoni Hubert Westkemper; la musica del Coro dei morti per il Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie; è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano) eseguita dal Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo; aiuto regia Paola Rota, scenografo collaboratore Nicolas Bovey
 Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Date e orari repliche all'Istituto italiano per gli studi filosofici:
dal 2 al 5 maggio alle 18.00;
3 e 5 maggio anche alle 11.00 (replica riservata alle scolaresche).
Istituto Italianno degli Studi Filosofici
Palazzo Serra di Cassano
Via Monte di Dio, 14 - Napoli

Prenotazioni
Tel. 081.7642652
Fax 081.7642654
email: istitutofilosofico@gmail.com
botteghino dalle ore 10.00 alle ore 20.00
ingresso fino ad esurimento posti