Martedì 22 maggio alle ore 11, nella chiesa di San Severo al Pendino, ha avuto luogo la presentazione della riapertura della Sala Carlo Filangieri del Museo Civico Gaetano Filangieri, restituito alla città e ai visitatori dopo tredici anni di chiusura. L'inaugurazione rientra nel calendario del Maggio dei Monumenti.
Alla presenza del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dell'assessore regionale alla promozione culturale - Musei e Biblioteche, Caterina Miraglia, del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dell'assessore comunale alla cultura e al turismo, Antonella Di Nocera, del soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale e della città di Napoli, Fabrizio Vona, e del direttore del Museo, Gianpaolo Leonetti, verranno dischiuse le porte di palazzo Como, la cui facciata è un raro esempio di architettura rinascimentale napoletana, sede del Museo dal 1888.
Nato dall'appassionato e variegato collezionismo del suo fondatore Gaetano Filangieri, principe di Satriano e dalla ferma consapevolezza della funzione sociale della cultura, il Museo conserva un ampio repertorio della civiltà artistica non soltanto napoletana. Alle maioliche e porcellane, vetri, avori, armi e armature, medaglie, busti in marmo, terracotta e bronzo si affianca una ricca collezione di dipinti dal XV al XIX secolo, con la significativa presenza dei maggiori interpreti del barocco napoletano, come Battistello, Ribera, Vaccaro e Giordano.
Di grande impatto scenografico è l'ambiente della biblioteca del principe, in cui si conservano manoscritti dal XIII al XIX secolo, oltre all'archivio storico contenente il carteggio tra Gaetano Filangieri senior e Benjamin Franklin e che si affaccia sull'elegante Sala Agata.