Non esiste il tema dello "sforamento" della spesa per il salario accessorio del personale del Comune, perchè il dato oggettivo è che le relative risorse finanziarie, esattamente nel rispetto dei vincoli normativi vigenti (cioè nel rispetto del tetto della spesa sostenuta allo stesso titolo nell'anno 2010), sono state previste nel bilancio approvato dal Consiglio comunale ed attribuite con il PEG, e nell'ammontare di circa 12 milioni di euro di risorse variabili, al servizio personale, che dovrà procedere al più presto alla costituzione del fondo per erogare regolarmente turnazione, indennità etc. Pertanto le risorse sono disponibili e dovranno essere utilmente utilizzate per assicurare servizi e attività del Comune attraverso la contrattazione con il sindacato.
Non esiste quindi nessun rischio di blocco delle attività del Comune per mancanza di risorse. Come non esiste alcuna nota della Corte dei Conti che si sia occupata del salario accessorio, mentre è vero che esiste una attività di verifica dei residui attivi, tutti relativi alle pregresse amministrazioni, effettuata da parte degli uffici finanziari proprio su indicazione della Corte dei Conti. Attività che dovrà concludersi necessariamente in occasione dell'approvazione del rendiconto, e a cui tutta l'amministrazione lavora con attenzione, per avere finalmente certezza delle proprie possibilità finanziarie.
Questi sono elementi oggettivi facilmente riscontrabili dalle carte ufficiali. È dunque evidente che è puramente strumentale e totalmente infondato il tentativo di usare i noti problemi di bilancio del Comune, in alcun modo addebitabili alla attuale Giunta, per favorire tensioni sociali e disegnare l'immagine di un Comune bloccato nelle sue attività istituzionali. Un Comune che, proprio per scelte fatte in passato, soprattutto nel settore delle partecipate, si è ritrovato nella impossibilità di continuare ad avvalersi della collaborazione di circa 55 dirigenti e quasi 20 funzionari tecnici. Scelta obbligata, che rende ancora più fondamentale e necessaria la decisione di retribuire nel miglior modo possibile la flessibilità e il maggior impegno che si richiede al personale.
Per completezza di informazione, il Comune di Napoli è già impegnato a riequilibrare la sua situazione finanziaria e presenterà rapidamente, anche al Consiglio comunale, un "master plan" strategico, attualmente allo studio degli uffici della Direzione generale e del Gabinetto. Per questo è sbagliato diffondere l'idea che esista un "caso Napoli", quella che vorrebbe un ente bloccato nella erogazione dei servizi ai cittadini, perché tutta la amministrazione, al contrario, lavora per garantire e salvaguardare le attività necessarie per la collettività nel solo interesse della città.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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