Presentazione del libro "Voci senza terra ed altro (1990-2010)"

Cesare Imbriani, napoletano, si occupa di teoria economica, banche, mercati finanziari e dualismo sociale ma ha già, in altra occasione, ricordato che "un economista che è solo un economista è probabile che divenga un fastidio, se non un danno reale". Vive a Roma, dove insegna Economia Politica ed Economia Internazionale all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; è attualmente Direttore del Dipartimento di Studi Giuridici, Filosofici ed Economici della Facoltà di Giurisprudenza. Al suo secondo libro di poesie, dopo "Cosa vale ed altro", edito da Libri Scheiwiller (2001), induce a superare ormai il pregiudizio di considerare coloro che esercitano quelle professioni considerate più fredde e razionali meno capaci di altri di rappresentare ed esprimere il marasma di sentimenti e di contraddizioni che avvolgono la dimensione della esistenza.

I versi di Imbriani toccano sia i temi legati alla vita civile e alla realtà socio-economica che l'autore analizza e racconta quotidianamente ai suoi studenti, sia i rapporti interpersonali, le passioni, i volti incontrati. Il risultato è il ritratto di un uomo di scienza che non ha paura di mostrare il suo lato più intimo, le sue emozioni "perché la poesia per me non è un rifugio dai contrasti della vita quotidiana, ma semplicemente un aspetto della mia esistenza duale, di economista e poeta, che vivo con consapevolezza".
Un approccio dialettico alla realtà, non univoco, supportato dalla preparazione filosofica dell'autore, che come ama ricordare, è stato poeta da sempre. Una sorta di percorso di vita e di emozioni intense, pensieri che si annodano ininterrottamente, vissuto che si dipana e si forma attraverso la conoscenza di luoghi, persone e realtà che impressionano l'agire quotidiano. Rimangono a volte dentro di noi come semplici sensazioni a volte non raccontabili che, invece, l'autore restituisce in rime di grande intensità.