L'Unione europea è contraria alla pena capitale, in ogni caso e in qualunque circostanza. L'abolizione universale della pena di morte è uno degli obiettivi principali della politica dell'UE in materia di diritti del'uomo come sostenuto nel recentemente adottato quadro strategico e piano d'azione dell'UE sui diritti umani e la democrazia, così come dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR).
L'Unione riafferma regolarmente la sua opposizione alla pena di morte e usa i vari strumenti diplomatici per fare avanzare la causa dell'abolizione universale. Se la tendenza a livello mondiale è sempre più favorevole all'abolizione, 20 dei 58 paesi che tuttora applicano la pena capitale continuano ad eseguire condanne a morte a ritmi allarmanti. L'UE invita i paesi in cui ancora esiste la pena di morte a limitarne progressivamente l'applicazione e a rispettare le norme minime convenute a livello internazionale o nelle sedi multilaterali come le Nazioni Unite.
Inoltre l'Unione Europea ha adottato per prima norme che vietano il commercio di beni utilizzati per l'esecuzione della pena capitale (o per la tortura e i maltrattamenti), così come la prestazione di assistenza tecnica relativa a tali merci.