Dal primo gennaio 2013 entreranno in vigore nuove regole per migliorare l'accesso e l'utilizzo dei fondi dell'Unione, adottate dalla Commissione europea.
Si tratterà di procedure più semplici che permetteranno a imprese, organizzazioni non governative, ricercatori, studenti e altri destinatari di accedere in modo più semplice ai fondi messi a disposizione dall'UE.
Il nuovo regolamento, tra l'altro, prevede:
- riduzione dei tempi che intercorrono tra l'invito a presentare le proposte e la conclusione degli accordi di sovvenzione, così come riduzione dei termini di pagamento;
- un nuovo sistema di concessione delle sovvenzioni ( si passerà da un tipo basato sul rimborso delle dichiarazioni di spesa, a uno basato sui pagamenti in base ai risultati effettivamente raggiunti);
- semplificazione della burocrazia grazie ad un uso più diffuso dei premi versati ai vincitori dei concorsi per lo sviluppo di soluzioni a problemi esistenti ("premi di incentivo");
- i beneficiari dei fondi europei non saranno più tenuti ad aprire conti bancari fruttiferi separati;
- gli interessi maturati non dovranno essere restituiti al bilancio dell'Unione né saranno conteggiati come entrate del progetto;
- rafforzamento dei meccanismi di rettifica finanziaria per le irregolarità commesse dai beneficiari: come deterrente la Commissione pubblicherà le decisioni che impongono sanzioni in caso di uso improprio dei fondi;
-creazione di fondi fiduciari da parte dell'UE che metterà in comune le proprie risorse con quelle degli Stati membri e di altri donatori;
- le autorità degli Stati membri che gestiscono i fondi europei dovranno firmare e trasmettere alla Commissione dichiarazioni annuali in cui attestano che i fondi elargiti dall'Unione europea sono stati spesi in modo corretto.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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