La Commissione europea ha proposto una direttiva sulll'accessibilità dei siti Web degli enti pubblici che prevede, a partire dalla fine del 2015, l'introduzione di elementi di accessibilità obbligatori e uniformati per 12 tipi di siti internet.
L'obbligo di accessibilità si applicherebbe a servizi pubblici fondamentali, quali la sicurezza sociale e i servizi sanitari, la ricerca di un lavoro, le iscrizioni universitarie e il rilascio di documenti e certificati.
Le nuove norme proposte chiarirebbero inoltre il significato di accessibilità del Web (specifiche tecniche, metodo di valutazione, relazioni, verifica bottom-up) e incoraggerebbero le amministrazioni pubbliche ad applicare le norme in tutti i servizi, non limitandosi all'elenco obbligatorio.
Una volta attuata la proposta contribuirebbe a sviluppare un mercato europeo dell'accessibilità del web per un valore stimato a 2 miliardi di euro.
La proposta di direttiva sarà ora inviata al Consiglio dei ministri dell'Ue e al Parlamento europeo ai fini della sua adozione.
Gli Stati membri dovrebbero adottare disposizioni legislative e regolamentari nazionali entro il 30 giugno 2014.
Sono 21 gli Stati membri che già prevedono disposizioni legislative e regolamentari in materia di accessibilità del web, ma i progressi restano lenti.
Fonte: www.europarlamento24.eu
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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