Lo spazio Schengen di libera circolazione consente a più di 400 milioni di cittadini (di tutti gli Stati membri Ue eccetto Regno Unito, Irlanda, Romania, Bulgaria e Cipro, a cui si aggiungono Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) di spostarsi senza controlli alle frontiere interne.
Per Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni, «per rafforzare lo spazio Schengen è necessario migliorare la valutazione e il controllo. Chiedo al Consiglio e al Parlamento europeo di far avanzare i negoziati in corso sulle proposte relative a Schengen».
La Commissione europea ha adottato la seconda relazione semestrale sul funzionamento dello spazio Schengen, che copre il periodo che va dal 1° maggio 2012 al 31 ottobre 2012.
Per verificare che le norme siano applicate correttamente sono stati svolti controlli a campione in numerosi Stati dello spazio Schengen, per quanto riguarda le frontiere marittime (Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia e Slovenia), la cooperazione di polizia (Ungheria, Repubblica slovacca, Repubblica ceca e Polonia), le frontiere aeree (Estonia, Lettonia e Lituania), la protezione dei dati (Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Slovenia), il sistema Sis/Sirene (Danimarca, Islanda e Norvegia) e i visti (Lettonia e Lituania).
Dalle valutazioni non sono emerse carenze tali da richiedere un intervento immediato da parte della Commissione.
Il 10 maggio è stato varato il sistema d'informazione sui visti (Vis) nella seconda regione (Medio Oriente. Israele, Giordania, Libano e Siria), e il 2 ottobre 2012 ha iniziato a operare in una terza regione, quella del Golfo (Afghanistan, Bahrein, Iran, Iraq, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Yemen).
Il Vis sta dando buoni risultati e, al 4 novembre 2012, aveva permesso di trattare circa 1.800.000 domande di visto, di rilasciare approssimativamente 1.500.000 visti e respingere circa 220.000 domande.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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