Oggi 5 dicembre Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni, e Eric Holder, Procuratore generale degli Stati Uniti, lancianno l'Alleanza mondiale contro gli abusi sessuali online nei confronti di minori, un'iniziativa che riunisce i responsabili politici di tutto il mondo per identificare e assistere le vittime di questi abusi e punire i colpevoli.
All'evento partecipano ministri e alti funzionari dei 27 Stati membri dell'Unione e di altri 21 paesi (Albania, Australia, Cambogia, Croazia, Georgia, Ghana, Giappone, Moldova, Montenegro, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Filippine, Serbia, Repubblica di Corea, Svizzera, Tailandia, Turchia, Ucraina, Stati Uniti d'America e Vietnam).
Si stima che siano oltre un milione le immagini pedopornografiche attualmente in rete. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) ogni anno compaiono su internet 50.000 nuove immagini di abusi su minori.
Nessun paese, da solo, può sconfiggere questo flagello, perché le reti di pedofili online non conoscono confini e prosperano grazie alle lacune degli ordinamenti e alla mancanza di scambi di informazioni tra i paesi. Ecco perché la cooperazione internazionale è fondamentale per indagare efficacemente i casi di pedopornografia online e individuare i colpevoli.
Alla conferenzai paesi partecipanti sottoscriveranno una serie di impegni:
potenziare gli sforzi per individuare le vittime e garantire loro l'assistenza, il sostegno e la protezione necessari;
potenziare gli sforzi per investigare i casi di pedopornografia online e identificare e punire i colpevoli;
informare i giovani sui rischi della rete legati all'autoproduzione di immagini e ai metodi di adescamento;
intercettare il materiale pedopornografico online ed evitare che l'abuso si ripeta con la diffusione del materiale su internet.
I paesi potranno scegliere i mezzi d'azione più adeguati per realizzare questi obiettivi e dovranno presentare relazioni periodiche sull'attuazione delle azioni.
Ricordiamo che l'UE ha emanato di recente due direttive contro la tratta di esseri umani (direttiva 2011/36/UE ) e contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile (direttiva 2011/92/UE ), che armonizzano l'azione penale contro i colpevoli e rafforzano la protezione delle vittime e la prevenzione dei reati.