Durante lo scorso Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Interni tenutosi a Bruxelles, i Paesi dell'Unione europea hanno deciso di rinviare alla fine del 2013 la decisione sull'atteso ingresso della Romania e della Bulgaria nello spazio Schengen.
Le preoccupazioni dei Paesi contrari all'adesione - guidati da Germania e Olanda - riguardano l'inadeguatezza delle misure adottate da Bulgaria e Romania per combattere corruzione e crimine organizzato, e per prevenire l'emigrazione clandestina attraverso i confini comuni.
In particolare, Germania e Olanda temono un arrivo di cittadini rumeni e bulgari, tale da ingrossare le file dei disoccupati e dei beneficiari del welfare. E, sono preoccupati all'idea di aprire le frontiere a due Paesi che hanno gravi problemi di criminalità.
La discussione sul futuro di Bulgaria e Romania in Schengen coincide con la prossima libera circolazione dei lavoratori bulgari e romeni nell'Unione a partire dal 2014. Questo principio comunitario è stato temporaneamente sospeso al momento dell'allargamento per paura che il ritardo economico dei nuovi Stati membri potesse creare flussi massicci di lavoratori immigrati.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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