Il 2020 sembra troppo vicino per una politica energetica lungimirante e per questo l'Europa sta cercando di rimandare al 2030 il raggiungimento dei suoi obiettivi nei tre settori già individuati dall'attuale strategia contenuta nel pacchetto 20-20-20 in materia di fonti rinnovabili, emissioni di CO2 ed efficienza energetica.
A tal proposito Commissione europea ha pubblicato un Libro verde per avviare una consultazione pubblica in materia, rivolta a tutti gli Stati membri, istituzioni pubbliche e private, lobby delle varie tecnologie, società elettriche e del gas.
Obiettivo prioritario è la riduzione delle emissioni dell'80-95% entro il 2050.
Inoltre, la Commissione invita l'Europa a costituirsi come un fronte compatto per "decarbonizzare" l'economia e creare un mercato unico dell'energia, accelerando autorizzazioni e finanziamenti per i progetti "d'interesse comune" e per agevolare gli scambi transfrontalieri di elettricità e gas.
Fissando obiettivi per il 2030, inoltre, l'Unione europea otterrà diversi vantaggi: garantire fiducia agli investitori, soprattutto per le grandi infrastrutture, sicurezza, affidabilità delle forniture e diffusione di energia pulita nella maggior parte degli Stati membri.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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