Sul fronte del Piano d'Azione per la Coesione, con la cui riprogrammazione in tre fasi sono stati rimessi in circolo un totale di 11,9 miliardi nel corso del 2012, il documento traccia un bilancio delle diverse linee d'intervento relative, tra l'altro, all'istruzione, alla giustizia telematica, al credito di imposta per i lavoratori svantaggiati, ai servizi di cura per la prima infanzia e degli anziani non autosufficienti.
Altra sezione è dedicata al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione: in 16 mesi di Governo sono state sbloccate e assegnate le risorse residuali del Fondo, individuando le rilevanti criticità di attuazione anche attraverso opportuni sopralluoghi. Il rapporto evidenzia, inoltre, l'accelerazione dell'attività svolta dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, che nel 2012 ha approvato 156 delibere rispetto alle 93 del 2011. Ridotti drasticamente anche i tempi fra la decisione governativa e la sua validazione formale in Gazzetta Ufficiale.
Il rapporto di fine mandato contiene, poi, un'ampia parte dedicata alla ricostruzione in Abruzzo e allo stato d'attuazione degli interventi. Questi ultimi hanno registrato un'accelerazione grazie alla partecipazione, al presidio tecnico, al passaggio alla gestione ordinaria e alla certezza di tempi e finanziamenti. Ora che i Comuni e Uffici speciali hanno realizzato una programmazione trasparente degli interventi è necessaria la tempestiva messa a disposizione di nuove risorse finanziarie
Il rapporto si conclude con una sezione sulla Programmazione dei Fondi per la Coesione 2014‐2020, su cui è in corso un ampio confronto fra livelli di governo, con le parti economiche e sociali e con la Commissione Europea, e che propone 7 innovazioni di metodo, riassumibili in altrettante parole chiave: risultati attesi, azioni, partenariato mobilitato, trasparenza, valutazione, presidio nazionale.
Assieme al documento "Le politiche di coesione territoriale", sono allegate anche le slide riassuntive di descrizione del metodo utilizzato dal Ministro Barca per l'attuazione del suo programma.
L'Assessore al Lavoro, Gestione delle Crisi e Politiche di Sviluppo
Enrico Panini