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SEDIE - Una storia di musica

Quartetto archi riflessi

Testo di Francesca Detti recitato da Guglielmo Favilla

Domenica 28 Luglio

La musica "classica" spesso spaventa. Può risultare difficile, per alcuni noiosa e incomprensibile, ma la verità è che la vera musica non è mai "difficile.   Di questo sono convinti i membri del quartetto Archi Riflessi, ideatori di Storie di Musica -  una forma inedita di concerto/spettacolo in cui la musica è protagonista, il teatro nasce da essa e l'accompagna. Gli Archi Riflessi presentano la loro prima Storia: "Sedie", di Francesca Detti, ispirata ai due pezzi scelti - Quartetto n. 11 in Fa min. op. 95 "Serioso" di Ludwig Van Beethoven  e Quartetto n. 1 "Sonata a Kreutzer" di Leóš Janáček. 
Due violini (William Chiquito e Tania Mazzetti), una viola (Elena Favilla) e un violoncello (Maximilian von Pfeil), e poi un attore (Guglielmo Favilla), l'esecuzione integrale di due capolavori per quartetto d'archi e un testo che nasce dalla musica, dalle suggestioni tratte dalle opere, dalla loro interpretazione, dalle biografie dei loro autori, e aderisce perfettamente al clima emotivo che essa crea: un'occasione per ritrovare una dimensione più originaria e autentica della musica da camera, per riscoprire tutta la forza comunicativa e espressiva della musica "classica", dimenticando ogni barriera o presunta difficoltà.
Nelle Storie degli Archi Riflessi la musica non è mai accompagnamento o contorno; la parola è al servizio della musica, è lo strumento scelto per catalizzare l'attenzione del pubblico e condurlo nella ideale condizione e concentrazione per l'ascolto. Il fine in questo caso non è né puramente intrattenitivo né didascalico, bensì funzionale all'ascolto stesso e al messaggio musicale.
Non si tratta di una mera commistione delle arti ma un accostamento armonico, sensato e al servizio di un'idea. «La musica che suoniamo - affermano gli Archi Riflessi - non ha bisogno di essere "travestita" da altro per giustificare la sua proposta; la sua forza espressiva trascende il tempo e lo spazio, è il modo di proporla che può inibirne o addirittura ostacolarne la fruizione: il compito che ci assumiamo è veicolarla più efficacemente possibile, non ricoprendola di specchietti per le allodole che finirebbero per soffocarla, ma liberandola dai pregiudizi e dai luoghi comuni, accompagnando l'ascoltatore verso l'autenticità della sua essenza».
 

Villa Comunale - Casina Pompeiana,  ore 21,10
Ingresso € 4,00
info: tel. 349 05 23 166 - 347 53 21 267
 info@archiriflessi.it - http://archiriflessi.it

 
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