Il pacchetto "Un continente connesso" rinnoverà il settore delle telecomunicazioni nell'UE, rimasto in ritardo, abolendo i costi del roaming e semplificando le regole per favorire gli investimenti nelle reti ad alta velocità, un requisito per rilanciare la crescita e creare posti di lavoro.
Da luglio 2014 non si pagherà più per ricevere telefonate sul cellulare in un altro paese UE. Gli operatori dovranno offrire pacchetti "roam like at home" ("parla ovunque come a casa") validi in tutta l'UE o consentire di utilizzare un altro fornitore di roaming senza cambiare la carta SIM.
Le chiamate internazionali non potranno costare più di un'interurbana nazionale, mentre per le telefonate da rete mobile all'interno dell'UE la tariffa non potrà superare 0,19 euro al minuto (più IVA).
Con l'armonizzazione completa delle norme di protezione dei consumatori diventerà superfluo personalizzare i servizi in ogni paese e i cittadini dell'UE avranno inoltre contratti più chiari, più diritti di cambiare fornitore o contratto e di cancellare un contratto se le velocità di connessione promesse non sono rispettate.
L'UE vuole agevolare l'ingresso delle imprese di telecomunicazioni su nuovi mercati. Per questo motivo, l'autorizzazione ottenuta in un paese sarà valida in tutta l'UE e l'assegnazione dello spettro per la banda larga sarà standardizzata per semplificare i piani di investimento transfrontalieri.
Per favorire gli investimenti nella banda larga a fibre ottiche e offrire un accesso più ampio ai servizi 4G e al wi-fi, i prezzi per affittare l'accesso alle reti saranno stabilizzati, rafforzando così la concorrenza nel settore.
Le proposte dovranno essere approvate dal Parlamento europeo e dai 28 Stati membri dell'UE.