Capolavori da riscoprire in città: conversazioni con i curatori

In occasione del nono appuntamento di Capolavori da riscoprire, verrà presentato il Restauro del soffitto decorato di primo Novecento nell'atrio del Dipartimento di Pediatria della Seconda Università degli Studi di Napoli. Il dipinto è stato realizzato Giuseppe Aprea (1876-1946), allievo di Filippo Palizzi e Domenico Morelli, assistente dal 1908 al 1927all'Accademia di Belle arti.

Nel dipinto, firmato e datato 1927, raffigura in una composizione intimamente legata alla destinazione dell'edificio, un'Allegoria della Maternità dipinta a tecnica mista con tempera grassa su intonaco. La decorazione è posta al centro del soffitto dell'atrio decorato a stucco lucido imitante marmi pregiati con un colonnato che porta verso il fondo. All'atrio su accede attraverso un elegante portone in ferro elegantemente lavorato e ornato.Il dipinto, commissionatagli probabilmente in concomitanza alla costruzione dell'edificio negli anni 1924-26, evidenzia l'attenzione dell'artista alle tendenze più in voga in quegli anni, dal Simbolismo all'Art Nouveau fino al Futurismo di cui appare, a sorpresa, una citazione desunta da un noto dipinto di Balla.
In una figura a tutto tondo la composizione della madre che allatta il bambino (iconografia della Carità) coinvolgendo nell'abbraccio un giovane disteso, si veste di grandi significati evocativi grazie alla presenza di un'elegante figura verticale che, avvolta in un drappo, lancia in volo colombe bianche.
La presentazione del restauro, finanziato dal Dipartimento di Pediatria "Francesco Fede" della SUN diretto dalla professoressa Laura Perrone, sarà preceduta da un excursus sulla collina di Caponapoli - acropoli della città greco-romana, ricca di emergenze di straordinario interesse come Sant'Aniello a Caponapoli, Santa Maria delle Grazie e Sant'Andrea delle Dame - per poi concentrarsi sulla costruzione delle cliniche e, nello specifico, sulla storia dell'edificio di Pediatria, interessante testimonianza dell'edilizia eclettica degli anni '20, che conserva ancora inalterati all' interno i bei pavimenti in battuto in graniglia, gli arredi, gli stucchi lustri, i busti marmorei di Francesco Jerace e Saverio Gatto. L'intervento sarà condotto con l'ausilio di un power point.
A conclusione Lorella Starita proporrà una nota biografica sul pittore che fu, dal primo gennaio 1927, il primo docente di pittura del neonato Liceo Artistico napoletano, come hanno rivelato le sue recenti ricerche condotte nell'ambito dei lavori per il Forum delle Scuole Storiche Napoletane.