La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica che invita tutti gli interessati - cittadini, imprese, autorità nazionali, università- a condividere le opinioni in merito: i benefici, i rischi, le linee guida delle politiche che potrebbero liberarne le potenzialità. La maggior parte delle campagne di crowdfunding hanno una dimensione locale e potrebbero beneficiare di un accesso più facile ai finanziamenti all'interno di un mercato comune europeo. La Commissione europea intende capire bene il meccanismo e soprattutto assicurarsi che il crowdfunding non sia una tendenza momentanea, ma piuttosto una fonte sostenibile di finanziamento per nuovi progetti europei. Attraverso la consultazione, Bruxelles vuole capire quali sono le esigenze del mercato e identificare le aree nelle quali un'azione dell'Unione europea potrebbe sviluppare un valore aggiunto.
«Questa forma alternativa di fundraising collettivo, partecipativo e interattivo - ha dichiarato il commissario al Mercato interno e ai Servizi Michel Barnier - sta diventando sempre più importante e ha la potenzialità di colmare il gap di finanziamento che subiscono molte start up e di stimolare l'imprenditorialità». La "cornice" europea potrebbe fare da raccordo tra tutte le regolamentazioni e le supervisioni nazionali. La consultazione riguarda tutte le forme di crowdfunding, dalle donazioni agli investimenti finanziari.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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