Nel 2012 l'UE ha vinto il premio Nobel per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa.
L'UE ha deciso di devolvere la somma di denaro ricevuta a favore di bambini che non hanno la possibilità di crescere in condizioni di pace.
Dei circa 75 milioni di minori di tutto il mondo che non possono frequentare la scuola, la metà vive in zone di conflitto e per questo l'UE ha deciso di sostenere progetti scolastici di emergenza in tutto il mondo. L'UE ha raddoppiato i soldi del Nobel (930 000 euro) per raggiungere la cifra di 2 milioni di euro. Da allora, oltre 28 000 bambini hanno potuto beneficiare dei quattro progetti scolastici selezionati lo scorso anno.
I progetti "Bambini della Pace" intendono fornire un sostegno all'istruzione e vengono realizzati con la collaborazione di importanti partner umanitari dell'UE: in Iraq con l'ACTED, in Pakistan con l'UNICEF, in Colombia e in Ecuador con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e in Etiopia e nella Repubblica democratica del Congo con Save the Children e il Consiglio norvegese per i rifugiati. In Iraq il progetto selezionato consente a giovani rifugiati siriani di età compresa tra i 5 e i 15 anni di partecipare ad attività ricreative e terapeutiche. A favore dei rifugiati somali, sudanesi ed eritrei in Etiopia sono invece stati spesi circa 500 000 euro per la costruzione di edifici scolastici sicuri, la ristrutturazione delle classi esistenti e la distribuzione di cartelle, materiale didattico e attrezzature ricreative.
Come lascito politico duraturo del premio Nobel per la pace e strumento mirato per l'istruzione nelle zone di conflitto, l'UE manterrà l'iniziativa negli anni a venire. Per il 2014 l'UE ha nuovamente raddoppiato le risorse e destinato ulteriori 4 milioni di euro ai progetti esistenti e a nuove iniziative, per il bene di oltre 80 000 bambini colpiti dalla guerra.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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