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Raimondo Galeano 1970-2014. Mostra a cura di Manuela Valentini

Dal 18 gennaio al 2 febbraio 2014 nel Castel dell'Ovo e nel Palazzo Reale di Napoli

 

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania - Soprintendenza per i BAPSAE per Napoli e Provincia, Visioni Future con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Napoli - Assessorato alla Cultura
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

 
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Dal 18 gennaio al 2 febbraio 2014 Palazzo Reale e Castel dell'Ovo, ospiteranno una retrospettiva dedicata al genio artistico di Raimondo Galeano, pittore della luce.
 
All'inaugurazione saranno presenti oltre gli organizzatori, la curatrice e l'artista, il direttore regionale Gregorio Angelini, il soprintendente Giorgio Cozzolino, l'assessore alla cultura del Comune di Napoli Gaetano Daniele e il vice presidente del Segretariato permanente dei Premi Nobel per la Pace, Enzo Cursio.

 
A Palazzo Reale viene proposta una carrellata di opere che, ripercorrendo la carriera dell'artista, dimostrano la volontà del pittore bolognese di sperimentare gli effetti dell'interazione del lumen - questo il nome del materiale luminoso usato da Galeano - con altri materiali. Il percorso della mostra comincia proprio con delle sperimentazioni di luce che incontrano perlopiù tematiche di carattere scientifico (Galassie) o soggetti primordiali sospesi tra mondi terrestri ed extraterrestri, ma in ogni caso sempre da decifrare (Epossidici). In questa fase giovanile è possibile rintracciare frequenti incursioni nel modo di concepire l'arte della Scuola Romana e residui di colore, perché, come afferma Galeano "per un pittore è difficile staccarsi dal colore dal giorno alla notte".  A Castel dell'Ovo Galeano fa rivivere l'antica leggenda di Virgilio, secondo la quale un uovo sarebbe stato nascosto dal poeta latino nelle segrete dell'edificio in epoche remote. Con L'enigma di Virgilio - un'installazione alta quasi tre metri - Galeano  si è calato nelle vesti di un mago e ha creato un enorme uovo di luce che intende regalare ai napoletani l'opportunità di osservare con i propri occhi qualcosa di cui hanno sempre e solo sentito parlare oralmente e svelarne il mistero. 
Raimondo Galeano parte dal presupposto che il colore non esiste, poiché racchiuso e rivelato dalla luce. Perciò egli decide di abbandonare la tempera tradizionale per sostituirla con dei pigmenti luminosi speciali che si illuminano al buio. Pertanto le luci delle sale saranno totalmente spente per consentire ai visitatori di godere appieno della bellezza delle opere esposte. L'effetto finale è davvero sorprendente e sensazionale: giochi di luce si distinguono nettamente nell'oscurità di un luogo che non sembra trasmettere allo spettatore timore o paura - come avviene tradizionalmente - ma spensieratezza, gioia e positività. Galeano è quindi il primo pittore che dipinge a tutti gli effetti con la luce, racchiusa in piccoli barattoli e applicabile su qualsiasi tipo di materiale: legno, cemento e perfino sul cotone tipico degli indumenti. "La luce dà forma e colore. Io do forma e colore alla luce", afferma Galeano, delineando così uno dei principi fondamentali della sua singolare poetica.
Da non tralasciare è anche la forte componente performativa delle opere di Galeano. Bambini e adulti potranno, infatti, interagire con i suoi quadri mediante scritte o disegni che viaggeranno alla velocità della luce - e per questo insieme alla luce - verso confini cosmici in cui lasciare una traccia di sé. A tal proposito Galeano ha creato una tela di quasi 5x3 metri raffigurante uno spettacolare golfo di Napoli, davanti al quale i visitatori potranno posare e portare con sé una fotografia che li ritrae avvolti in un'atmosfera surreale. Lo spettatore si tramuta così in un attore/pittore, a cui viene offerta l'occasione di dare libero sfogo al proprio estro creativo, nonché di diventare parte integrante dell'opera d'arte.
La Mostra a Palazzo Reale sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 16.30; il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 13.00. A Castel dell'Ovo giorni feriali 10.00-18.30; giorni festivi 10.00-13.00.

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