Con il Piano delle 100 stazioni si conclude la prima fase del processo di pianificazione integrata tra trasporti e territorio iniziato nel 1994 con gli indirizzi sulla pianificazione urbanistica formulati dal Consiglio comunale e proseguita con il Piano comunale dei trasporti, approvato nel 1997, il Piano regolatore generale, adottato nel 2001 ed attualmente in discussione, in Consiglio, per la sua approvazione e il Piano della rete stradale primaria, approvato nel 2002.
Il Piano delle 100 stazioni si propone di incrementare e riqualificare il territorio servito dalla rete del trasporto pubblico su ferro, con interventi volti a migliorare l'accessibilità da e per le 100 stazioni e per migliorare la qualità architettonica e urbanistica degli edifici di stazione e delle aree e delle piazze dove le stazioni sono collocate. Il Piano si propone, inoltre, di eliminare il degrado di cui spesso le infrastrutture sono state causa.
Tutto questo per offrire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico attraente, congruente con la esigenza di ridurre l'uso dell'automobile e adeguato al cospicuo impegno di risorse economiche necessarie per realizzare la rete infrastrutturale su ferro.
Il Piano delle 100 stazioni esamina , analizza e individua le criticità della rete su ferro rispetto allo stato attuale. Inserisce nello scenario al 2007 oltre a tutti gli interventi sulle linee e sulle stazioni che sono ad oggi in costruzione, anche tutti i progetti che sono stati approvati e finanziati. Infine, nello scenario al 2011 inserisce tutte le previsioni sulle nuove linee già previste nel Piano comunale dei trasporti e nel Piano della rete metropolitana regionale, sulle nuove stazioni che fanno capo sia alle nuove linee che alle linee esistenti. Inserisce, inoltre, i parcheggi, gli attestamenti bus, i terminal bus di linea e turistici che formano le stazioni d'interscambio modale tra la gomma e il ferro. Propone un gran numero di interventi di riqualificazione architettonica, funzionale e normativa delle stazioni esistenti e di interventi urbanistici nelle aree intorno alle stazioni e ai nodi d'interscambio.
Oggi, nel 2003, dopo 6 anni dall'approvazione del Piano comunale dei trasporti:
sono in esercizio:
sono in costruzione:
sono stati approvati e finanziati i progetti di:
Nel 2007 avremo:
Nel 2011 avremo:
Il territorio servito dalla rete su ferro passerà da 1900 ha a 4350 ha, con un incremento del 137%, circa 2,5 volte quello attuale.
La popolazione servita, residenti e addetti, passerà da 536.000 a 970.000. Ciò significa che 970.000 persone, il doppio di quelle che oggi accedono alla rete su ferro, potranno raggiungere a piedi una stazione, partendo dalla propria abitazione o dal luogo di lavoro. La metà di queste persone avrà a disposizione più di una opportunità di accesso alla rete su ferro.
Dal punto di vista della mobilità, oggi, sulle 57 stazioni si registrano 140.000 transiti nella fascia oraria di punta 7-9,30. Nella futura rete metropolitana, che avrà 114 stazioni, grazie agli interventi di nuove stazioni, di riqualificazione delle stazioni esistenti, di interconnessione tra le linee e di costruzione dei nodi intermodali, si avranno oltre 500.000 transiti nella stessa fascia oraria.
La ripartizione modale tra il trasporto collettivo gomma-ferro e il trasporto privato passa dal 39% del 1997 al 56% stimato al 2011.
Viene confermato che l'anello metropolitano della linea 1 è il fulcro del sistema su ferro, intercettando oltre la metà dei transiti previsti sull'intera rete su ferro, e cioè 250.000 nella fascia oraria di punta 7-9,30.