Il Festival del Bacio si ripropone a Napoli per il secondo anno di seguito confermando una presenza fortemente caratterizzata all'interno della programmazione culturale cittadina. Un' "unione" naturale tra la città della creatività, della relazione, della comunione e il format artistico che trae ispirazione e si costruisce attraverso la mescolanza di queste sue caratteristiche. Un'opera d'arte dalle molteplici voci ma dal linguaggio semplice il cui simbolo è un "cuore". Protagonisti sono nuovamente i giovani artisti napoletani della nostra Accademia delle Belle Arti, un'istituzione culturale con la quale la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo è stata particolarmente intensa negli ultimi anni. Vi sono in questa collaborazione due aspetti che mi sembrano particolarmente importanti. Il primo è che attraverso di essa si crea uno spazio per i nostri giovani artisti e creativi per dare un contributo originale alla vita culturale della città, il secondo è il ruolo che in questo contesto assume l'Accademia, vero scrigno di talenti e di capacità a volte sconosciuti ai napoletani e che invece è importantissimo incoraggiare e valorizzare. L'Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele Una scultura antropologica relazionale è un progetto ambizioso e visionario, dove l'arte diviene strumento primario di costruzione di identità collettiva. Il Festival del bacio e il progetto #cuoredinapoli, incarnano lo spirito con il quale l'Accademia di Belle Arti di Napoli guarda oggi ad un rinnovato rapporto di dialogo con la città, nel segno della ricerca comune di un nuovo e virtuoso senso di appartenenza. Il rapporto di condivisione e partenariato con il Comune di Napoli, realizzato attraverso la disponibilità dell'Assessorato Cultura e Turismo, non è solo un dato, già di per sé significativo, attestante una volontà di rapporto tra due importanti realtà istituzionali, è il segno tangibile e lungimirante della necessità di operare un salto di qualità culturale e etico, di cui l'Arte, intesa come strumento ma anche come finalità ideale, può divenire volano imprescindibile. Nell'energia e nella capacità di coinvolgimento dimostrata dal Corso di Nuove Tecnologie dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli si ritrova il senso profondo di una rinnovata idea di 'laboratorialità', dove talenti e persone si incontrano, per progettare, per fare, per crescere insieme. Il 'bacio' e il 'cuore', sono simboli ancestrali, ma anche estremamente contemporanei, di una umanità che vive e desidera, di una città come Napoli che ancora può parlare di futuro con speranza. Il Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli Giuseppe Gaeta |
Giunge alla sua quarta edizione il Festival del Bacio, la manifestazione prevista per sabato 28 marzo, promossa e sostenuta dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell'ambito della programmazione culturale e turistica cittadina, in collaborazione con la II Municipalità . Il Festival èideato e realizzato dal Corso di Nuove Tecnologie dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, in collaborazione con media integrati, team di artisti e professionisti, formatisi nei laboratori dell'Accademia.
Per il secondo anno consecutivo il centro storico di Napoli sarà il cuore del Festival, una grande scultura antropologica relazionale, immersa nell'intricata rete di vicoli racchiusa nel perimetro definito dal decumano maggiore di via dei Tribunali, da quello inferiore di via Benedetto Croce, da via San Biagio dei Librai, passando per via San Sebastiano e lambendo via Duomo. Lungo il percorso, che si compone e vive di relazioni, saranno posizionati dispositivi estetici acceleranti e installazioni interattive a disposizione del pubblico, che potrà partecipare all'immensa opera collettiva, diventando attore e spettatore al tempo stesso.
L'intera comunità sarà coinvolta attivamente nella manifestazione, circa 400 esercizi commerciali "vestiranno a festa" le proprie vetrine, prolungando per l'occasione l'orario di chiusura; lungo il percorso, verranno disseminate 20 esibizioni musicali, da cori gospel e 'a cappella', fino ad arrivare a vere proprie esibizioni live elettrificate, che contribuiranno a consolidare lo spirito relazionale dell'opera.
Anche i grandi luoghi di cultura parteciperanno attivamente all'evento. In occasione della quarta edizione, emerge, in particolare, la partecipazione della Cappella Sansevero, che, con il progetto "Condividi il tuo scatto", in via del tutto eccezionale, dalle 18.30 alle 22.00, offrirà al pubblico la possibilità di visitare questo luogo incomparabile, unitamente all'opportunità unica di scattare foto all'interno; Napoli Sotterranea prolungherà l'orario di visita con tre turni extra di apertura al pubblico così come il convento di San Domenico Maggiore aperto sempre fino alle 22.00 con la mostra "Il Bello o il Vero" e che ospiterà anche lo spettacolo di Nartea. Fuochi artificiali dal piazzale di San Martino celebreranno la giornata.
A scandire il tempo del Festival del Bacio sarà il battito del grande cuore rosso pixellato pulsante, simbolo di accoglienza, visibile dal mare e dalla città , che per l'occasione verrà installato sull'imponente edificio della stazione marittima.
Il bacio è la forma di comunicazione non verbale più diffusa al mondo. Un gesto semplice ma capace di restituire una gamma vastissima di concetti e di significati complessi e eterogenei, strettamente connessi all'esperienza della relazione. Un contatto intriso di valori legati alla comunicazione e alla condivisione, uno scambio di energia istantaneo, capace di modificare profondamente l'animo dei soggetti coinvolti . Il punto di partenza ideale, sul piano simbolico, per costruire un percorso di appartenenza comune.