Nel suo libro "Tag", pubblicato di recente, il sociologo Domenico De Masi mette in discussione il mito della creatività napoletana, con parole molto decise che suonano come una provocazione:
La pizza, con tutte le canzoni, i film, gli stereotipi, ha creato nel napoletano l'autoconvinzione che i napoletani siano creativi. Così mentre il resto del mondo inventava la plastica e i microprocessori, la pila atomica e i satelliti artificiali, le biotecnologie e i raggi laser, a Napoli insistevano con questa benedetta pizza e con le sue scontate varianti. La fantasia se non si sposa con il concreto non è creativa. Ma nel paese del sole e del mare la fantasia è rimasta nubile. Vivoanapoli ha ritenuto di cogliere questa provocazione invitando a Napoli l'autore per discutere pubblicamente le sue tesi. Ed ha invitato anche uno dei più illustri rappresentanti della creatività napoletana, Maurizio de Giovanni, per sviluppare un confronto dialettico che sappia andare oltre i luoghi comuni e avviare una riflessione seria sul potenziale ancora inespresso di questa città.
La moderazione dell'incontro è affidata a Emilia Leonetti, presidente di Vivoanapoli. Sono previsti interventi di Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli, e Maria Rosaria de Divitiis, presidente del FAI Campania.