Il Gruppo Mutandis, nato all'inizio degli anni '90 dall'estro brillante di sei artisti napoletani che, senza interrompere la loro individuale attività, costituirono questa alleanza artistica all'insegna del lavoro comune per esprimere al meglio l'idea di un'arte provocatoria, paradossale, dirompente, fuori dalle logiche e dagli schemi, ritorna al Pan con un vernissage che avrà luogo il giorno 17 dicembre alle 17.30.
Gianni De Tora, Mario Di Giulio, Michele Mautone, Rosa Panaro, Mario Ricciardi e Nora Puntillo: questi i nomi dei fondatori di "Mutandis", un progetto artistico che oggi, grazie all'Associazione TempoLibero, occuperà la sala Pan del Palazzo delle Arti Di Napoli dal 18 dicembre al 3 gennaio, animando il prestigioso spazio, durante il periodo natalizio.
La mostra al Pan vuole essere di fatto un modo per augurare alla città un vento di cambiamento: questi artisti, infatti, dagli anni Novanta in poi si sono imposti all'attenzione del pubblico per l' ironia e per la singolare capacità di lavorare insieme. Dietro lo sberleffo della mutanda (assonanza di mutamento) ogni artista ha lavorato all'insegna del gruppo per affermare la possibilità di restare uniti nella diversità, di accettare le differenze e combattere tutti gli integralismi.
L'Associazione TempoLibero promuove questa esposizione in linea con una finalità riportata nel proprio Statuto ossia valorizzare i fenomeni culturali più interessanti che si sono registrati nel nostro territorio. Far conoscere ai giovani e ricordare ai meno giovani la presenza di un sodalizio così particolare rappresenta un tentativo di fissare esperienze significative che hanno portato a Napoli operazioni artistiche di ampio respiro e di grande modernità.
Grazie al sostegno dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, che ha messo a disposizione gli spazi del Pan, la città potrà incontrare il lavoro di un gruppo - Mutandis - che merita il dovuto spazio tra i fenomeni artistici degli ultimi cinquanta anni.
In occasione dell'evento, verrà inoltre presentato un calendario - ideato e progettato da Tony Stefanucci e realizzato grazie al sostegno di un'azienda farmaceutica, la GCO che, con questo progetto, si avvicina al mondo artistico per "dare ossigeno all'arte" e promuovere un souvenir che riporta testi e immagini relativi al tema clou di Mutandis nella declinazione dei vari autori. Per la curatrice, Clorinda Irace, si tratta di un appello politico a deporre le armi della rivalità, al superamento delle diversità, all'unione pacifica fra diversi, in vista di un futuro di pace: "come in una sinfonia ogni strumento concorre al risultato finale - spiega Irace -così nel gruppo Mutandis ogni artista, diverso dall'altro, partecipa alla creazione dell'opera finale, mettendo da parte individualismi e personalismi".