Sala Convegni Roberto Di Stefano - III piano
via dei Mille, 60
Intervengono:
Nino Daniele, assessore alla Cultura Comune di Napoli
Luigia Melillo, professore universitario
Direttore International Research Office UNESCO Chair in Bioethics Italian Unit
Raffaele Cantone, presidente ANAC
Vittorio Sgarbi, critico e saggista
Conduce:
Marialaura Massa, giornalista RAI
Sarà presente l'autore
«In questo serio e impetuoso libello, che investe temi fondamentali della vita, dalla religione alla famiglia, alla politica, all'amicizia, alla fedeltà, al tradimento, si sente
l'intelligenza viva e paradossale di un altro testo fondamentale del libertarismo: Difendere l'indifendibile di Walter Block.Tutti i luoghi comuni sono rovesciati; ma in particolare un "luogo" comune, per la convergenza verso di esso di persone, altrimenti accorte, intelligenti, avvedute: il matrimonio. [...]
È inatteso, alla fine della lettura di questo insolito pamphlet, dissacratorio, sofistico, rigorosamente razionale e amaramente disilluso, ritrovare parole così positive, così semplici, così immediate.
E non sono parole in prestito, e neppure finzioni di mecenatismo, beneficenza, solidarietà, ma l'ultima soglia di resistenza contro la maggioranza conformista».
(dalla Prefazione di Vittorio Sgarbi)
«Mio fratello non aveva amici e nemmeno una famiglia.Mio fratello non aveva una famiglia.Il prossimo era la sua famiglia.
Mio fratello non aveva amici, ma discepoli.
Non c'è amicizia tra dissimili...».
"Pater familias"; "due cuori e una capanna"; "famiglia aperta"; "amico del cuore". Una fiera di luoghi comuni, quella che Nocchetti, nel suo irriverente pamphlet, analizza al luminol, arrivando a svelarne la vera natura: cellule economiche in cui omertà e complicità la fanno da padroni, avvicinandole pericolosamente alle relazioni di mafia e ai diversi nuclei criminogeni delle violenti tifoserie ultrà.
L'autore dissacra con realismo le categorie sociali di "famiglia" e "amicizia", operando un radicale stravolgimento dei concetti e dei significati a questi termini storicamente associati.
Senza falsa diplomazia, affronta temi scottanti come il mercimonio della "Borsa dei sentimenti" e l'inflazione del vocabolo "amicizia", passando dai compagni di partito al circolo degli "amici degli amici", senza tralasciare quella che definisce, a rigor di logica, la giostra della "solidarietà organizzata".
Realtà del nostro vivere, scandagliate con coraggio, rivendicando il "diritto all'odio", non rappresentato come diritto di azione a ledere l'altro, ma come libero arbitrio a coltivarne il senso, così come la scelta della solitudine, tanto vituperata e temuta ai giorni nostri.
Con una lingua iperbolica e tagliente, ricca di frasi al vetriolo, Nocchetti affida al lettore le riflessioni irriverenti di una voce "fuori dal coro", denunciando i falsi valori su cui si fonda la società moderna, consegnandoci una critica sociale degna del miglior Vidal.