16 aprile 1980. Il Consiglio comunale di Napoli approva all'unanimità il Piano per il recupero urbano delle periferie: una operazione urbanistica mediante la quale, utilizzando diversi strumenti d'intervento, il Comune si propone di migliorare la condizione abitativa dei nuclei storici della corona di periferie che cinge il centro urbano, e dotare quei quartieri di attrezzature e spazi verdi. Il Piano delle periferie, malgrado i suoi interventi ricadano in ambiti circoscritti, interviene sul Prg vigente con la valenza di una variante generale proponendo le periferie come un insieme di tessuti urbani con caratteri storici e ambientali degni d'una strategia di recupero, non più solo come territorio d'espansione. S'introduce una nozione aggiornata di recupero in risposta alla crescente domanda di riqualificazione, dalla casa ai servizi al verde pubblico. In questo senso, il Piano delle periferie riforma, almeno parzialmente, il Piano regolatore approvato nel '72, che, sin da subito, s'era mostrato inadeguato a rispondere alle esigenze emergenti di riqualificazione urbana e ambientale. In questa pagina della sezione "Piani 1870-1998", quindi, si pubblicano atti e documenti salienti del Piano delle periferie e, nella sezione successiva, alcuni documenti della sua attuazione, avvenuta, dopo il terremoto del 23 novembre 1980, con gli strumenti della legge 219/'81 per la ricostruzione delle zone terremotate con il Programma straordinario di edilizia residenziale (Pser).
documenti in raccolta dall'archivio di UrbaNa
Il Piano per il recupero urbano delle periferie risulta dall'applicazione combinata di più strumenti di legge: 392/78 art. 18 con la quale vennero individuate le aree di maggior disagio abitativo -cd. degradate- per l'applicazione dell'equo canone: 457/78 artt. 27 e 28 con la quale vennero delimitate le zone di recupero -e gli ambiti dei piani di recupero; la legge 167/62 art. 18 con la quale vennero individuati gli ambiti dei piani di zona, costituiti da tessuti edificati e aree libere adiacenti.
Di seguito il provvedimento conclusivo e le planimetrie fondamentali.
Alcuni interventi nel dibattito sulle periferie a Napoli prima e dopo l'approvazione del Piano di recupero urbano
In attesa di recuperare gli atti e i documenti fondamentali del Pser, di seguito si pubblica la legge per la ricostruzione delle zone terremotate e una serie di pubblicazioni che nel tempo hanno prodotto documentazione sull'attuazione del Pser. Infine una sintetica documentazione fotografica sui casali delle periferie napoletane
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto‐legge 19 marzo 1981, n. 75, recante ulteriori interventi in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio 1981.Provvedimenti organici per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori colpiti.
Nel maggio 1981, con l'approvazione della legge 219 per la ricostruzione e lo sviluppo delle zone colpite dal terremoto, venne stabilito dal Parlamento un piano affidato a un commissario governativo per le zone terremotate. Di questo se ne occupò, tra l'altro, la rivista "Edilizia Popolare", in particolar modo nel numero 166 dedicato a Napoli, da cui sono estratti questi quattro articoli
La riqualificazione urbana dopo il programma straordinario per Napoli - 1984
Il primo rapporto di bilancio sugli effetti del Pser, proposto per il Convegno Inu a Matera del 1988
Pubblicazione di servizio del Programma Straordinario di Edilizia Residenziale (Pser) per la città di Napoli - n. 13/14 IL RECUPERO URBANO
La ricostruzione a Napoli. Il Titolo VIII della Legge 219/81, a cura di Ermanno Corsi e Carlo Franco.
selezione dal volume
Dall'archivio di Officina UrbaNa
Fascicoli realizzati da Officina UrbaNa (già Casa della Città) con materiale del proprio archivio
AGGIORNAMENTO
novembre 2016
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