Il drammaturgo e regista Giovanni Meola, e la sua compagnia Virus Teatrali, da sempre attenti alle voci disturbanti ed analitiche del mondo della cultura italiana, intendono rendere omaggio alla figura di due grandi intellettuali viventi ed attivi che, con libri, saggi e docenze, da decenni diffondono sapere e conoscenza, provocando salutari dibattiti ed analisi. Da diversi anni in qua, questi due intellettuali offrono il loro sguardo e le loro parole, importanti ed articolate, profonde ed attente, anche alla platea di lettori del maggior quotidiano di Napoli e dell'intero sud Italia, ovvero Il Mattino, fondato nel lontano 1892 da Matilde Serao ed Edoardo Scarfoglio. I due intellettuali in questione sono il filosofo ultra-novantenne Aldo Masullo e il saggista e docente universitario Isaia Sales.
I loro editoriali toccano argomenti di stretta attualità ma la cui portata è storicamente e filosoficamente stratificata, riuscendo a intrecciare allo stesso tempo il dato di cronaca da cui prendono spunto e il pensiero propositivo o critico, a seconda delle posizioni che ciascuno dei due prende in merito a un determinato argomento. Il fatto che poi la loro scrittura sia limpidamente fluida, sebbene estremamente ricca, la rende a dir poco necessaria in un'epoca di letture usa-e-getta incapaci di dare spessore al dibattito sociale. L'enorme ricchezza di questi commenti, spunti, approfondimenti consiste nell'essere costantemente vivi e presenti, giorno per giorno, nel tessuto connettivo della vita pubblica di questo paese.
Ugualmente, il fatto di essere editoriali pubblicati su un quotidiano, li rende vittime inevitabili di quell'oblio che cala in fretta su tutto ciò che viene 'consumato' con una velocità mortificante. Ecco, quindi, il motivo di questo progetto: ridare vita a parole e ragionamenti che non meritano assolutamente, a nostro avviso, di scomparire con tale velocità. 15 attori accoglieranno nelle tre sale i partecipanti, leggendo editoriali a firma del professor Masullo e del professore Sales, tra quelli pubblicati nell'ultimo anno e mezzo circa.
La parola teatrale, la lettura interpretativa, drammatizzata, ha esattamente questo scopo per noi: dare tridimensionalità, spessore fisico alle parole, agli articoli, agli editoriali e alle riflessioni di questi due importanti, avvincenti e solidi intellettuali attraverso voci e corpi di attori di provata professionalità ed efficacia nella difficile ma affascinante arte della lettura pubblica.
Far risuonare i loro ragionamenti, le loro proposte implicite ed esplicite, le loro analisi, prolungando la loro esistenza: questo il compito ultimo di 'Editoriali Grandi Firme'.