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PRG 04: LE INIZIATIVE IN CORSO

carta delle iniziative in corso a Napoli, settembre 2006

La giunta comunale, all'inizio del nuovo mandato amministrativo, ha eseguito una ricognizione delle iniziative urbanistico-edilizie in corso sul territorio comunale per un primo bilancio dell'attuazione dei nuovi strumenti di piano e per definire il quadro delle esigenze della città dal punto di vista dell'assetto urbano. Risultato di questa ricognizione è la carta delle iniziative in corso che rappresenta le iniziative di rilevanza urbanistica (cioè di superficie superiore a 5000 mq.), distinte per settori tematici: riqualificazione delle aree ex industriali e infrastrutture per lo sviluppo (R); sistema delle infrastrutture dei trasporti (T); infrastrutture della conoscenza (C); miglioramento dell'offerta di servizi e spazi pubblici, e della qualità residenziale (S); riqualificazione degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica (E); ambiente e difesa del territorio (A); infrastrutture generali (G). La carta registra sia le iniziative direttamente promosse dall'Amministrazione comunale sia quelle avviate da altri soggetti pubblici e privati; infine, le iniziative sono a diverso stadio di avanzamento dalla progettazione all'esecuzione dei lavori.

Questa prima ricognizione generale sulle iniziative in corso dopo l'approvazione del nuovo piano regolatore generale, avvenuta a giugno 2004, costituisce un supporto fondamentale all'attuale fase del processo di pianificazione: la definizione degli indirizzi per l'attuazione delle previsioni urbanistiche. Ciò è essenziale per garantire il conseguimento delle finalità di fondo del nuovo Prg, fra esse è fondamentale la conquista di una superiore e diffusa qualità urbana, assunta in base alla convinzione che condizioni di efficienza e armonia rendono più attraente una città, non solo per gli abitanti e i visitatori, ma anche per le imprese che sempre più cercano contesti urbani qualificati e ben attrezzati. In generale, il piano è finalizzato alla riqualificazione del territorio naturale e costruito, mediante due azioni principali fra loro coordinate: conservazione e valorizzazione delle aree verdi e dei tessuti storici; trasformazione urbanistica delle periferie. Inoltre, la nuova strategia urbanistica è fortemente interrelata con l'obiettivo della riforma del sistema di mobilità finalizzata a migliorare le condizioni di accessibilità del centro storico come delle periferie.

La trasformazione delle due zone industriali storiche, a est e ovest del centro urbano, segue obiettivi distinti: un cambiamento marcato della zona occidentale, con il progetto per Bagnoli; la conservazione del carattere produttivo di quella orientale, destinata a ospitare anche importanti funzioni urbane. In particolare, la zona orientale, connotata da un notevole degrado e disordine urbano ma cruciale nelle strategie di sviluppo urbano, è destinata dal Prg a trasformarsi in parte integrante e propulsiva del territorio cittadino. A tal fine è prevista la riconversione della vecchia zona industriale in insediamenti urbani integrati, costituiti da impianti per la produzione di beni e servizi e residenze, attrezzature e spazi pubblici. Le condizioni di successo riguardano la delocalizzazione degli impianti petroliferi, la realizzazione al centro del nuovo insediamento di un parco urbano e una riforma del sistema infrastrutturale che garantisca nuove condizioni di accessibilità.
All'efficacia dell'intervento di riqualificazione e trasformazione urbana concorre una strategia attuativa basata sull'integrazione tra interventi diretti e indiretti. Per questi ultimi sono individuati undici ambiti, (circa 1470 ha), per ciascuno di essi è prevista la formazione di un Piano urbanistico attuativo (Pua). Per gli interventi diretti, una grande innovazione è costituita dalla previsione della zona Da che identifica gli immobili di "archeologia industriale": per incentivarne la conservazione e il riutilizzo si consentono molteplici destinazioni.
Un esempio rilevante è quello delle aree ex Cirio ed ex Corradini, parte dell'ambito cui è assegnata la finalità di ospitare nuove funzioni urbane a San Giovanni a Teduccio, fascia costiera della periferia orientale. È stato approvato un intervento, che si realizza mediante project financing, per un porto turistico nello specchio d'acqua antistante l'ex-Corradini, le cui strutture verranno riutilizzate per i servizi al porto, altre attività e attrezzature di quartiere. Nella vicina area della ex-Cirio sono in corso i lavori di una nuova sede universitaria.

Lo stato d'attuazione del nuovo Prg mostra un rilevante dinamismo di intrapresa, da parte sia di soggetti pubblici che di operatori privati. Nell'intera città, considerando le iniziative in tutte le fasi attuative, dalla proposta fino all'approvazione, si contano oltre 100 interventi di media e grande dimensione, per una superficie complessiva di 1000 ha circa. Circa la metà sono piani urbanistici attuativi: se si considera che nei 30 anni di attuazione del precedente Prg non s'è approvato nemmeno un piano attuativo, si ha la misura della svolta epocale prodotta dal nuovo Prg. Poi, andrebbero considerati gli interventi minori, coincidenti al massimo con il singolo fabbricato e avviati con la procedura della dichiarazione d'inizio attività (Dia). Anche questi interventi sono in crescita: negli ultimi anni si registra la media di oltre 4.600 interventi/anno, che prima del 2000 non superava i 250. Circa la metà degli interventi di rilievo urbanistico sono proposti da soggetti privati e altri si attuano in regime misto pubblico-privato con modalità innovative, ossia con procedimenti (per esempio società di trasformazione urbana o finanza di progetto) che mobilitano investimenti privati a copertura dei costi delle urbanizzazioni. Il complesso delle iniziative private e miste riguarda una superficie di 600 ettari: il 60% del totale.

Il rapporto tra pubblica amministrazione e operatori privati ha messo in luce due aspetti positivi: i soggetti privati sembrano disponibili ad accettare il rapporto tra cubature consentite e oneri di urbanizzazione proposto dal Prg, ciò significa che quel rapporto consente di procedere speditamente nell'attuazione; inoltre, si può notare una crescente sensibilità e una cauta disponibilità degli operatori privati alla qualità della progettazione. Le nuove iniziative incrementano il patrimonio di urbanizzazioni pubbliche e a uso pubblico di oltre 380 ettari. Così s'innalzerebbe la dotazione di attrezzature per abitante dagli attuali 5,8 mq a circa 10 mq: una crescita che si avvarrebbe in buona misura di finanziamenti privati (più dell'85% del totale).
Le iniziative private o miste attualmente in corso sono numerose e possono accrescersi. Si tratta di procedure complesse e innovative, il cui esame richiede l'affiancamento del proponente da parte dell'amministrazione pubblica, per conseguire, consensualmente, soluzioni conformi al Prg, qualitativamente adeguate ed economicamente fattibili. Perciò, affinché queste potenzialità si sviluppino è indispensabile che l'amministrazione sappia esercitare il ruolo di promozione, indirizzo e controllo con risorse adeguate e modalità aggiornate.

 

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