La descrizione araldica del gonfalone civico napoletano è: troncato d'oro e di rosso, caricato dello stemma civico, con l'iscrizione in oro "Comune / di / Napoli".
Le caratteristiche di questo tipo di insegna sono stabilite dall'articolo 5 del Regio Decreto 7 giugno 1943, n.652: " ... il gonfalone non può mai assumere la forma di bandiera ma deve consistere in un drappo quadrangolare di un metro per due, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma, sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bollette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma e sul gambo il nome della provincia, del comune o della società.
Il drappo riccamente ornato e frangiato sarà caricato nel centro dello stemma della Provincia, del Comune, della Società, ecc., sormontato dall'iscrizione centrata "Provincia di ..." "Comune di ...". La cravatta frangiata dovrà consistere in nastri tricolorati dai colori nazionali."
Il gonfalone cittadino è decorato di medaglia d'oro al valor militare conferita il 10 settembre 1944 per la sollevazione popolare contro le truppe germaniche, nota come le Quattro Giornate, che dal 27 al 30 settembre 1943 determinò la fine dell'occupazione tedesca della città.
La motivazione del conferimento fu: "Con un superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto e alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla patria nelle Quattro Giornate di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli italiani la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 - 30 settembre 1943".
Presso l'Archivio Storico Municipale è conservato un bozzetto databile alla fine del 1933, che raffigura il gonfalone della città così come fu da quell'anno fino alla caduta del fascismo.
Al centro vi appare lo stemma civico rappresentato secondo le disposizioni del decreto reale n. 1440 del 12 ottobre 1933 che stabiliva l'istituzione del "capo del Littorio" (secondo il linguaggio araldico per "capo" si intende la parte alta dello scudo, di altezza pari ad un terzo di quella totale, delimitata da una linea. Il "capo del Littorio" era: di colore rosso con il fascio littorio d'oro circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali).
In occasione di cerimonie ufficiali nelle quali è prevista la presenza - insieme a quella di bandiere di guerra e nazionali, di gonfaloni, medaglieri e labari - del gonfalone del Comune di Napoli decorato al valor militare, l'ordine di precedenza (cioè l'ordine di sistemazione) previsto dalle norme del cerimoniale attualmente in uso è il seguente:
L'ordine di entrata nello spazio ove si svolge la cerimonia è inverso (all'uscita sarà invece osservato l'ordine di precedenza).
Bernardo Leonardi
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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