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Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC)
Il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima della Città di Napoli - 2025
Napoli, città dalle mille sfumature e con una storia antica che si intreccia ai giorni nostri, ha da sempre riconosciuto l'importanza della sostenibilità ambientale e dell'innovazione tecnologica. In un'epoca in cui le città rappresentano sia la sfida che la soluzione ai problemi ambientali globali, Napoli ha intrapreso un percorso ambizioso per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.
Il
Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) della città di Napoli è stato per questo messo a punto a seguito dell'adesione dell'Amministrazione al
Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia – Europa, approvata dal Consiglio Comunale con delibera n. 34 del 05/08/2022. Il piano, approvato dalla Giunta con delibera n. 35 del 14/02/2025 e ora da sottoporre al Consiglio, vuole definire il programma strategico dell'Amministrazione in materia di riduzione delle emissioni climalteranti, adattamento climatico e lotta alla povertà energetica e costituisce il primo rilevante strumento messo a punto per il rilevamento, la programmazione e la progettazione verso la transizione ecologica.
Il piano definisce obiettivi ambiziosi, da attuare entro il 2030, coerenti con la programmazione europea e nazionale, per raggiungere i quali individua un sistema di 71 azioni, raggruppate in 13 ambiti omogenei, dedicati, a titolo di esempio, all'edilizia di proprietà comunale, al trasporto pubblico, alla mobilità, all'assetto idrogeologico, all'edilizia residenziale pubblica e sociale, ai parchi pubblici e al verde urbano e, primo fra tutti, al sistema interconnesso di strumenti per la transizione della città e del suo territorio. Analizza lo stato dei progetti e dei programmi di azione definendo i loro risultati rispetto ai valori di produzione di energia sostenibile, difesa dai cambiamenti climatici e risparmio energetico. Il costante riferimento di ogni rilevamento o progetto rimane parametrato alle esigenze ed alle opportunità di carattere sociale della città.
Il PAESC rende in questo modo riconoscibile la strategia europea per la transizione ecologica che vede nelle città allo stesso tempo un elemento critico quanto a inquinamento e consumo energetico ma anche la più idonea leva per le necessarie modifiche in direzione della piena sostenibilità ambientale dell’attuale modello di sviluppo.
Il Piano è stato messo a punto con la collaborazione dell'Università Federico II di Napoli, attingendo alle esperienze di eccellenza compiute dall'Amministrazione grazie alla partecipazione ad alcuni progetti europei Horizon, in particolare KNOWING (
https://knowing-climate.eu), grazie al quale è stato elaborato il Urban Digital Twin (Gemello Digitale Urbano) della città, strumento essenziale per le analisi preliminari, la precisazione degli obiettivi e la messa a punto delle azioni sulla base dell'analisi dei consumi energetici, dei rischi climatici prioritari per la città (ondate di calore e allagamenti superficiali) e sull'analisi della percentuale del reddito dei cittadini speso per l'acquisto di beni e servizi energetici.
L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile (ENEA), nell'ambito del progetto europeo denominato Enefirst plus (
https://ieecp.org/projects/enefirst-2), ha affiancato l'Amministrazione per valutare la corretta applicazione nella definizione del piano dei principi dell’Energy Efficiency First di cui alla Direttiva europea 2023/2791, anticipando il percorso per il recepimento da parte della normativa nazionale.
L'Amministrazione assume un ruolo guida per il raggiungimento degli obiettivi del piano, attraverso l'attuazione delle misure dirette al patrimonio pubblico, le azioni di programmazione e pianificazione, nonché l'indispensabile attività di informazione, sensibilizzazione, coinvolgimento e supporto rivolta ai cittadini e alle imprese, fondamentale per l'avvio e la realizzazione del processo di transizione a scala urbana, strettamente connesso allo sviluppo sociale, culturale ed economico della città.
Genesi e sviluppo del piano
Con la delibera di Consiglio Comunale n. 11 del
6 maggio 2009, il Comune di Napoli aveva aderito al
Patto dei Sindaci, impegnandosi così ad attuare le politiche
energetiche fissate dalla Comunità Europea per il 2020.
Lo
strumento cardine attraverso il quale attuare tali politiche era il
Piano di Azione per
l'Energia Sostenibile
(PAES), approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 34 del 3
agosto 2012, ufficialmente approvato dalla Commissione Europea con
nota del 14 maggio 2013, pubblicato sul sito ufficiale del
Patto
dei Sindaci
(
www.covenantofmayors.eu)
e aggiornato con
deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 dell’11 luglio 2018.
Il
PAES mirava a raggiungere nell’anno 2020 una riduzione delle
emissioni di CO2
almeno pari al 25% rispetto a quelle rilasciate in atmosfera nel 2005
(adottato come anno di riferimento) e indicate nell'
Inventario
di Base delle Emissioni
(IBE), grazie all'attuazione di 86 azioni divise
in 9 settori di intervento (edilizia, illuminazione, mobilità e
trasporti, fonti rinnovabili e cogenerazione, pianificazione
territoriale e verde pubblico, appalti pubblici di prodotti e
servizi, coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti interessati,
informazione e comunicazione e raccolta differenziata e riduzione
rifiuti).
Secondo
quanto previsto dalla Comunità Europea, era obbligatorio presentare
periodicamente all'ufficio del
Patto
dei Sindaci
dei rapporti di monitoraggio dello stato di avanzamento del piano.
Nel
mese di dicembre 2016 è stato trasmesso al Covenant of Mayors Office
il primo di questi rapporti, di cui ha preso atto la Giunta Comunale
con delibera n. 702 del 17 novembre 2016.
2017 - Indagine e misurazione dei consumi energetici del territorio finalizzate alla redazione dell'Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME) di CO2
Nel corso
del 2017 sono state, invece, svolte attività di indagine e
misurazione dei consumi energetici del territorio finalizzate alla
redazione dell'Inventario
di Monitoraggio delle Emissioni
(IME) di CO2,
richiesto dall'ufficio del Patto
dei Sindaci
di Bruxelles per il secondo monitoraggio del piano quale strumento di
verifica puntuale dell'efficacia della programmazione degli
interventi in corso. I dati raccolti grazie alla collaborazione di
una molteplicità di uffici, aziende ed enti (Trenitalia, EAV, CTP,
Autorità portuale, GE.S.A.C, ANM, ASIA, ABC, ACI, Napoletanagas,
ENEL etc.), sono stati elaborati ed analizzati in collaborazione con
l'Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA) e il prof. Massimo
Dentice d’Accadia,
del Dipartimento di Ingegneria
industriale
(DII) della Scuola
Politecnica delle Scienze di Base di Napoli Federico II,
che avevano già collaborato alla stesura del PAES nel 2012. I
risultati dell'indagine mostrano un andamento coerente con gli
obiettivi di riduzione del piano. Nel 2014 si registra una riduzione
di CO2
pari a 354.091,20 t/anno, pari al 12,15% del totale e al 47,04%
dell'obiettivo delle 752.695,00 t/anno fissato dal piano per il 2020.
I risultati dunque appaiono addirittura superiori a quelli
preventivati per il 2015, annualità per la quale era stata prevista
una riduzione di CO2
pari al 10% del totale.


I risultati dell'indagine hanno costituito la base conoscitiva per l'elaborazione dell'aggiornamento del piano del 2017, caratterizzato da una revisione del pacchetto di azioni e una differente distribuzione degli obiettivi di settore, al fine di agevolare il raggiungimento dell'obiettivo rimasto invariato.
2020 - Nuova indagine di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni
Nel corso del 2020 è stata svolta una nuova indagine di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni, i cui risultati sono stati sintetizzati nella relazione tecnica Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Relazione di monitoraggio al 15 maggio 2020, della quale ha preso atto la Giunta Comunale con deliberazione n. 466 del 22 dicembre 2020.
Nel corso del 2020 è stata svolta una nuova indagine di monitoraggio dello stato di attuazione delle azioni, i cui risultati sono stati sintetizzati nella relazione tecnica Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Relazione di monitoraggio al 15 maggio 2020, della quale ha preso atto la Giunta Comunale con deliberazione n. 466 del 22 dicembre 2020.
2021 - Indagine e misurazione dei consumi energetici del territorio, finalizzate alla redazione dell'Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME) finale di CO2
Nel corso del 2021 sono state svolte, infine, attività di indagine e misurazione dei consumi energetici del territorio, finalizzate alla redazione dell'Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME) finale di CO2 e condotte con il supporto dell'Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA). L’indagine, concentrata sull’annualità 2019, per la quale si poteva disporre all’epoca di dati sufficientemente completi, ha consentito la messa a punto dell’ IME al 31 dicembre 2019, di fatto da considerare il monitoraggio finale del Piano, vista l’eccezionalità dell’anno 2020 causata dall’epidemia Covid- 19 che ha reso del tutto irrilevante, se non fuorviante, un monitoraggio al 31/12/2020. I risultati finali dell’ IME 2019 hanno evidenziato una riduzione complessiva delle emissioni pari al 18,7% rispetto a quelle rilevate per il 2005, un risultato vicino all’obiettivo minimo del Patto del 20% ma inferiore a quanto previsto dall’ Amministrazione comunale nel PAES (-25%). In sintesi, alla luce della baseline al 2005 e dei rilevamenti effettuati al 31/12/2014 e 31/12/2019, i risultati sono sintetizzabili nella seguente tabella:
Anno |
Emissioni totali Napoli (t CO2/anno) |
2005 |
2.913.434 |
2014 |
2.559.322 |
2019 |
2.369.324 |
Δ(%) 2005-2014 |
-12,10% |
Δ(%) 2014-2019 |
-7,40% |
Δ(%) 2005-2019 |
-18,70% |
Nei diagrammi che seguono, viene evidenziato il peso percentuale di ogni macrosettore (edifici, attrezzature/impianti comunali, edifici, attrezzature/impianti terziari, edifici residenziali, illuminazione pubblica, industrie (escluse ETS), trasporti pubblici, trasporti privati e commerciali), sulle emissioni di CO2, con riferimento al 2005 e al 2019. Nel 2019 il settore terziario arriva ad avere lo stesso peso del residenziale. Il settore che ha il maggior peso è invece quello dei trasporti privati e commerciali.
Con deliberazione n. 285 del 25 luglio 2022, la Giunta Comunale ha quindi preso atto dell’IME di CO2 al 31/12/2019, che ha concluso di fatto le attività del PAES vista l’eccezionalità dell’anno 2020.
Dal 2017 il Comune di Napoli ha lavorato al progetto ex Horizon 2020 dal titolo “CLARITY”
Parallelamente alle attività di cui sopra, l’Amministrazione si è dedicata anche all’analisi degli impatti del cambiamento climatico sul proprio territorio.
Dal 2017 il Comune di Napoli ha lavorato, con altri 16 partner nazionali ed internazionali, al progetto ex Horizon 2020 dal titolo “CLARITY”, finalizzato allo sviluppo di servizi climatici informatizzati per favorire l'integrazione di misure di adattamento agli effetti del cambiamento climatico nella programmazione degli interventi di riqualificazione sul territorio. Sulla base dei risultati del progetto, nel 2020 è stato affidato al Centro studi PLINIVS, afferente al Centro interdipartimentale di ricerca Laboratorio di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale "Raffaele d'Ambrosio" (L.U.P.T.), dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il servizio di Assistenza tecnica per la messa a punto della Valutazione dei rischi e delle vulnerabilità del territorio della città di Napoli indotti dai cambiamenti climatici. A dicembre il responsabile scientifico del progetto ha trasmesso la documentazione relativa alla relazione tecnica Metodologia di valutazione dei rischi e delle vulnerabilità, impatti attesi e scenari di cambiamento climatico per il Comune di Napoli. Il documento definitivo, dal titolo Rapporto finale della “Valutazione dei rischi e delle vulnerabilità del territorio della città di Napoli indotti dai cambiamenti climatici” con relativi allegati, è stato messo a punto nel giugno 2021.
2020 - Relazione tecnica Metodologia di valutazione dei rischi e delle vulnerabilità
Sulla base delle esperienze su indicate, con deliberazione n. 466 del 22 dicembre 2020 la Giunta Comunale ha anche preso atto della relazione tecnica Metodologia di valutazione dei rischi e delle vulnerabilità, impatti attesi e scenari di cambiamento climatico per il Comune di Napoli e ha dato mandato agli uffici di avviare le procedure necessarie all’adesione del Comune di Napoli al Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia, nato dalla fusione del Patto dei Sindaci e dell'iniziativa gemella del Mayors Adapt, dedicata all’adozione di azioni di prevenzione volte a preparare le città agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici.
Il Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia associa, all’interno di un approccio integrato, obiettivi di mitigazione, dedicati alla riduzione delle emissioni di CO2 ad attività per l’adattamento al cambiamento climatico, per prevenire o ridurre al minimo gli impatti attesi sul territorio attraverso opportune azioni di pianificazione a breve, medio e lungo periodo.
Coerentemente con il Green Deal europeo del 11/12/2019, il Regolamento UE 2021/1119 del 30/06/2021 e il pacchetto Fit for 55, il Patto dei Sindaci per il Clima e l'Energia europeo mira a raggiungere entro il 2050 una condizione nella quale tutti i cittadini europei possano vivere in città neutrali dal punto di vista climatico, decarbonizzate e resilienti, con accesso a un’energia economica, sicura e pulita grazie ad una transizione equa, inclusiva e rispettosa dei cittadini del mondo e delle risorse del pianeta.
2022 - Adesione del Comune di Napoli al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia
Con deliberazione n. 34 del 5 agosto 2022, il Consiglio Comunale ha quindi approvato l’adesione del Comune di Napoli al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, formalizzata in data 08/11/2022 con la trasmissione del Documento di impegno del Patto, firmato dal Sindaco.
All’adesione consegue l’obbligo di sviluppare e attuare il Piano d’Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), che dovrà essere messo a punto entro la fine del 2024.
Documenti